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Brandy sbranato a Copparo, lo sfogo del proprietario: «Nessuna giustizia»

Brandy sbranato a Copparo, lo sfogo del proprietario: «Nessuna giustizia»

Alessandro, 13 anni, ha ripercorso la triste vicenda: «Noi gli volevamo bene»

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Copparo “Mi chiamo Alessandro, sono un ragazzino di 13 anni e abito a Copparo, dopo aver letto sulla Nuova Ferrara l’articolo della coniglietta morta di crepacuore per i botti di capodanno a causa dell’inciviltà delle persone, vorrei parlare anche io della mia brutta esperienza”. Inizia così la lettera aperta inviata dall’adolescente copparese alla redazione della Nuova Ferrara. “Avevo un coniglietto di nome Brandy, lui amava venire a spasso al guinzaglio per mangiare erba fresca, ma l’11 maggio 2024 in un parchetto pubblico vicino a casa mia io e la mia famiglia ci siamo imbattuti in un signore che aveva il cane libero e il cane mi ha ucciso il coniglietto”. Il ricordo doloroso di quei momenti è ancora vivo nella memoria del giovane Alessandro. “Con la mia famiglia – continua – abbiamo denunciato l’episodio ma, a quanto pare, per la legge italiana il coniglio non è tutelato e anche se il signore non aveva il cane al guinzaglio, violando la legge, non siamo riusciti ad avere giustizia per Brandy a cui noi volevamo molto bene”.