Pescatori raggirati a Comacchio, si aprono i conti della Tecnopesca
Il presidente Cristian Pappi è sparito dopo aver vuotato le casse della cooperativa. Ora Simone Carli ha preso il suo posto e potrà accedere ai conti in banca
Comacchio Del 50enne pescatore sparito dopo aver vuotato le casse della cooperativa Tecnopesca di Comacchio (di cui era presidente), non si hanno notizie. I soci hanno provato a cercarlo, ma l’uomo ha fatto perdere le tracce. O almeno così pare. Sulla banchina il fermento è tanto anche perché già nelle prossime ore il nuovo presidente, che è stato appena nominato, potrà accedere ai conti nelle banche. E intanto la cooperativa si è affidata a ben tre avvocati considerato che a quanto pare i debiti più grossi sono proprio nei confronti di soci della Tecnopesca.
«Con riferimento alla vicenda dell’ex presidente della cooperativa Cristian Pappi – si legge in una nota stampa inviata dall’avvocato Riccardo Caniato -, già dimessosi dalla carica, si comunica che il 9 gennaio l’assemblea dei soci della Cooperativa ha rinnovato la fiducia ai consiglieri di amministrazione Liberato Mazzotta, Riccardo Beneventi e Simone Carli, nominando quest’ultimo Presidente di Tecnopesca». Inoltre, «la Cooperativa, a mezzo dei propri organi di rappresentanza, ha conferito mandato agli avvocati Tagliani, Caniato e Maggi affinché valutino ogni e più opportuna azione a tutela dei soci e del patrimonio societario». A fianco della società «è scesa anche l’associazione di categoria Fedagripesca-ConfCooperative per offrire il massimo sostegno all’associata Tecnopesca. Da ultimo si evidenzia come la maggiore esposizione finanziaria della società sia ascrivibile a posizioni debitorie pendenti nei confronti dei soci stessi della Cooperativa».
Pappi, con una lettera, ha spiegato di essersi indebitato fino al collo perché ludopatico. Insomma, si è giocato tutto quello che aveva e anche quello che era di altri, trovando in passato diverse scuse con i soci che hanno in passato sborsato cifre considerevoli per risollevare le sorti della cooperativa credendo di attraversare un momento di difficoltà. Con il granchio blu la crisi è arrivata davvero e per Pappi non c’è stata via d’uscita. «Non abbiamo al momento idea di tempi - spiega l’avvocato Filippo Maggi -. Intanto la nomina del nuovo presidente permetterà di accedere ai conti, quindi capiremo come muoverci». Pappi nella sua lettera ha spiegato che nessuno, dalla famiglia ai colleghi di lavoro, era a conoscenza della cosa e questo farebbe pensare che fosse l’unico a poter accedere evidentemente ai conti della Tecnopesca. «In questa vicenda ci sono tanti, troppi punti d’ombra - dicono da porto -. Anche perché si parla di cifre altissime. Ora, o sono tutti milionari e non lo sappiamo oppure la situazione era ben nota e la si è tenuta nascosta ai soci “grandi” che operano anche altrove ed hanno giri a livello nazionale e internazionale».