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Il traguardo

Pontelagoscuro, la parrucchiera più forte di crisi e pandemia

Cinzia Berveglieri
Pontelagoscuro, la parrucchiera più forte di crisi e pandemia

Alessandra col suo salone festeggia vent’anni di attività e si racconta

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Pontelagoscuro “Parrucchiera Alessandra unisex” in Corso del Popolo 43 a Pontelagoscuro ha festeggiato ieri i venti anni di attività. Alessandra Bighi, titolare del negozio, ripercorre le tappe che le hanno permesso di raggiungere un traguardo che lei considera «un nuovo punto di partenza» per il futuro della sua professione. Alessandra che ama definirsi «una figlia d’arte», fin da piccola sognava di fare la parrucchiera, proprio come la sorella maggiore Daniela che già era titolare di un negozio. A 14 anni, terminata la scuola dell’obbligo Alessandra va a lavorare con la sorella: «Devo tanto a Daniela – dice – lei è stata la mia maestra, e come una mamma mi ha fatto crescere professionalmente, trasmettendomi quella sicurezza nelle mie capacità che, 19 anni dopo, mi ha permesso di raggiungere l’autonomia necessaria per mettermi in proprio».

Dall’inaugurazione, l’11 gennaio 2005, a oggi sono successe tante cose: «in venti anni ho dovuto e saputo affrontare molti cambiamenti. Con la consapevolezza che nel mio lavoro c’è sempre da imparare, mi sono tenuta costantemente aggiornata riguardo ai tagli, alle tendenze moda dei colori, alle problematiche legate alla salute del capello. Quando ho iniziato a lavorare le clienti non erano abituate a prendere appuntamento per andare dalla parrucchiera. Io e mia sorella ci trovavamo il negozio pieno di persone che attendevano il proprio turno. Oggi lavorare solo su appuntamento mi permette di dedicarmi con più calma alle clienti, ascoltando e interpretando le loro richieste. Raramente le donne vengono a fare la piega ogni settimana, come succedeva in passato, e devo creare dei tagli che si possano gestire in autonomia, per periodi più lunghi». La passione per suo il lavoro è stata determinante per superare i momenti difficili: «i saloni di parrucchiere aperti nei centri commerciali all’inizio hanno portato a un calo della clientela; così come il decadere della regolamentazione sulla distanza da tenere tra negozi della stessa tipologia, ha fatto sì che, mi trovassi con un negozio di parrucchiera proprio di fronte al mio». Il resto lo hanno fatto il Covid, l’aumento delle tasse, il Pos obbligatorio, gli aumenti dei prodotti e il rincaro delle bollette. «Se sono arrivata fino a qui e sono decisa ad andare avanti lo devo anche a mio marito che mi ha sempre spronata a proseguire nel mio lavoro. E anche al mio coraggio”.