La Nuova Ferrara

Ferrara

La stangata

Ferrara, indifesi contro il caro benzina: «L’auto ci serve per lavorare»

Alessandra Mura
Ferrara, indifesi contro il caro benzina: «L’auto ci serve per lavorare»

Ferraresi tra rabbia e rassegnazione per il rialzo-carburante

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Sono rassegnati, prima ancora che arrabbiati, gli automobilisti ferraresi che in questi giorni stanno toccando con mano - e soprattutto con il portafoglio - i rincari che in tutta Italia hanno interessato benzina e gasolio determinando in media, rispetto al mese scorso, un aumento di 2,2 euro per un pieno di benzina e di 2,4 euro per il diesel. Secondo l’aggiornamento di ieri dell’Osservaprezzi Carburanti del Ministero, a Ferrara negli impianti cittadini per un litro di benzina occorre spendere da un minimo di 1,703 euro a un massimo di 1,859 euro, arrivando fino a 1,938 euro nelle stazioni autostradali. E questo solo in caso di rifornimento self service, perché con il servito si supera ovunque il tetto dei 2 euro. E non va meglio per il gasolio, dove in città la forbice dei prezzi al litro va da 1,633 a 1,749 euro, e in autostrada schizza fino a 1,859 euro. Una stangata che si aggiunge a quella già annunciata delle bollette ma di fronte alla quale tutti coloro che usano l’auto per lavoro e per altre necessità non derogabili non possono che alzare le braccia.

«Il rialzo pesa eccome – dichiara Paolo Pontini subito dopo aver fatto rifornimento nell’impianto Q8 di via Modena – con 5 euro ho fatto circa un paio di litri, speriamo in un ribasso successivo ma non ci conto granché. La mia auto ha l’impianto a metano, che tra l’altro durante il Covid era arrivato a costare più della benzina, ma dovrei sostituire un componente e mi costerebbe di più che comprare un’altra macchina, perciò vado a benzina . Uso l’auto per andare al lavoro e faccio benzina una volta ogni due giorni, ma non posso farci nulla, non ho alternative».

Francesca già da tempo utilizza una App per poter avere sempre un quadro aggiornato dei prezzi e scegliere il posto più conveniente. Con un pieno, racconta, riesce ad andare avanti un mesetto ma: «Ho appena fatto rifornimento, ero in riserva, e ho speso 68,24 euro, la volta scorsa ne avrò spesi circa 65 se non ricordo male». Un gruppo di amici milanesi è sulla via di ritorno dopo qualche giorno trascorso a Ferrara, ma non sembrano troppo preoccupati per il rialzo dei carburanti dopo aver fatto un rifornimento da 40 euro: «Sono neopatentato, manco lo so quanto costa la benzina, ci siamo fermati qui giusto perché ci piace il nome Q8».

All’Eni Self di via Modena il viavai è continuo: «In genere vado al Conad perché è il meno caro, ma ho appena finito di lavorare, sono stanchissima e ho voglia di andare a casa il prima possibile, mentre là c’è sempre da aspettare - ammette Silvia Vitale - Prima avevo un’auto con motore diesel e con un pieno andavo avanti venti giorni. Da due mesi ho cambiato macchina, questa va a benzina e 20 euro mi bastano per due-tre giorni al massimo. Ma questa è la vita».

Bernard Hilai ha un’azienda edile, e questo rialzo «un po’ me lo aspettavo, perché diventa sempre tutto più caro. E non c’è rimedio, usare la macchina è indispensabile per lavorare, e così non posso che adeguarmi». «Noi siamo obbligati, sono gli altri a decidere per noi - fa eco Stefano - Ma in fondo qualche centesimo non fa una gran differenza per chi ha un’auto, la botta è soprattutto per i camionisti», sostiene. Al risparmio Vincenzo Festa preferisce la fedeltà. Si ferma sempre all’Eni di via Bologna per fare rifornimento: «Io per abitudine vengo qui, e anche se nel tragitto verso il lavoro passo davanti a impianti più convenienti, preferisco servirmi in un posto di cui mi fido». Ogni mese, continua, gli occorrono due pieni di gasolio: «ed è una spesa che proprio non posso tagliare, rincari o non rincari».