Comacchio, così il presidente ha vuotato le casse della coop Tecnopesca
I soci della cooperativa hanno formalizzato la denuncia
Comacchio Innumerevoli prelievi e bonifici effettuati a titolo personale dall’ex presidente della cooperativa Tecnopesca di Comacchio Cristian Pappi, la cui entità è ancora in corso di definizione. Come è in corso la denuncia penale già deliberata dal nuovo Cda della cooperativa. E in tutto questo di Pappi, fuggito dopo aver confessato, non si hanno notizie. O almeno, non le hanno gli ex soci ed amici, persone che con lui sono cresciute e che solo oggi si stanno rendendo conto di essere stati raggirati e derubati. Gli avvocati della cooperativa si sono messi subito al lavoro e quello che sta emergendo va forse anche oltre le ammissioni dell’ex presidente.
«Chiedo scusa a tutti i soci per quello che è successo. Ho lasciato tanti problemi ed ho buttato tanti anni di dedizione ed impegno nel lavoro che ho cercato di svolgere al meglio delle mie capacità. Non può essere una scusa ma purtroppo questa malattia del gioco mi ha portato alla depressione, mi ha fatto perdere la testa commettendo errori che mi hanno costretto ad abbandonare il mio lavoro e tutte le persone a cui voglio bene». Queste le parole di Pappi, che ha deciso di scrivere una mail prima di sparire. C’è chi dice che si trovi all’estero, forse in un villaggio dell’Est Europa. E c’è anche chi non crede alla storia della ludopatia. Ovviamente le risposte arriveranno solo ad indagini finite, ma il fermento in banchina è comprensibile. “Non riesco più ad andare avanti quindi ho deciso di informarvi della situazione e di affidarmi alla giustizia facendo denuncia dei miei malfatti ai carabinieri”. La cooperativa in questione lavora nel mercato delle cozze e in questo settore i pagamenti hanno tempi molto lunghi. Ecco perché per Pappi sarebbe stato relativamente facile nascondere quello che stava cambiando. A quanto pare i clienti versavano quanto dovuto, ma le quote non venivano distribuite, giocando appunto sulle lunghe attese. La cooperativa sarebbe stata portata al fallimento, con tutto quello che può significare per intere famiglie.