Lidi di Comacchio, tornano le scogliere
L’intervento previsto per tutto il litorale. Ne servono almeno 20, ma quelle a piramide sono scomparse
Lidi Lavori di adeguamento altimetrico di alcuni tratti di scogliere al via, ai lidi Pomposa e Nazioni, grazie al posizionamento di massi ciclopici. Appaltati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di protezione civile, i lavori costituiscono il secondo stralcio di un progetto dell’importo complessivo di 3 milioni e 300mila euro e sono stati affidati alle ditte Zeta di Chioggia ed E-Marine di Genova.
In questi giorni un pontone è all’opera sottocosta, all’altezza delle scogliere poste tra i Bagni Cris, Orsa Minore e Serena, per quanto concerne il Lido Nazioni e tra i Bagni del Park Gallanti, Gallanti 2 e camping Vigna sul Mar al Lido Pomposa.
«Sono in stretto contatto con il direttore dei lavori, ingegner Alessandro Bellesi – spiega Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari e dell’associazione degli stabilimenti balneari dei Lidi Scacchi, Pomposa e Nazioni –. I massi che si stanno posizionando a rinforzo delle vecchie scogliere, per alzarle e potenziarle, arrivano dalla Croazia. Si toccherà così una quota di 2 metri, come in quelle già collocate davanti ai Bagni Prestige e Chalet del mare, che in poco più di un anno sono riusciti a guadagnare anche più di 20 metri di arenile. Si è già riscontrata la differenza abissale tra i tratti di spiaggia protetti dalle nuove scogliere e quelli che ancora sono in attesa di essere rinforzati». Le vecchie scogliere, che risalgono a 50 anni fa, con una quota media di 70 centimetri (in alcuni punti di 38 centimetri) presentano grosse criticità, in concomitanza con l’arrivo di mareggiate particolarmente incisive.
Si cambia Nei giorni di acqua alta a Venezia, ai Lidi nord l’onda supera abbondantemente l’altezza delle vecchie scogliere, accentuando rischi e fenomeni di erosione costiera, temuti e fronteggiati da anni, dagli operatori balneari. I lavori in corso sono ritenuti un toccasana per la difesa dell’arenile, ma anche per la tutela delle strutture balneari e dell’entroterra. Le aree che quest’anno resteranno ancora sguarnite di scogliere, potranno beneficiare di un rinascimento, pianificato sempre dalla Regione Emilia Romagna, mediante sabbiodotto. I sedimenti sabbiosi saranno dragati, come già avvenuto in passato, dal canale Logonovo. Gli interventi di rinascimento inizieranno in primavera. Al Lido Volano, ancora memore delle pesanti conseguenze subite dalla mareggiata del 22 novembre 2022, «continuano ad assolvere alla loro funzione le dune di protezione invernale – sottolinea Luca Callegarini, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari del Lido Volano –; purtroppo permangono le preoccupazioni per la zona più a sud, all’altezza del Bagno Isa, per le criticità di erosione che si continuano a rilevare. La Regione ha accantonato risorse, per poter intervenire a rimpinguare la spiaggia, con carattere emergenziale. Per andare a regime occorrerebbero – conclude Callegarini – almeno altre 20 scogliere. Sono previste nel piano e gradualmente saranno realizzate».
Non hanno invece ottenuto i risultati sperati le barriere soffolte (techno reef), a struttura piramidale, collocate sui fondali 4 anni fa. «Si ipotizza che siano collassate a causa delle buche – puntualizza Nicola Bocchimpani – perché anche con l’uso del drone si è visto un movimento all’altezza di una scogliera, mentre le altre 4 risultano invisibili».