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Dal Bonus mamme alla “Dote”, gli aiuti sono tutti da studiare

Annarita Bova
Dal Bonus mamme alla “Dote”, gli aiuti sono tutti da studiare

Le agevolazioni non solo per chi ha un reddito basso e per le famiglie

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Ferrara Per il nuovo anno appena iniziato ci sono delle novità non di poco conto per quel che riguarda aiuti e agevolazioni. Sono, infatti, a disposizione cinque bonus che vengono rivolti alle famiglie che abbiano dei figli. Si tratta di un aiuto non di poco conto. La prima misura sulla quale puntiamo i riflettori è l’Assegno Unico e Universale, che è riconosciuto a prescindere per ciascun figlio a carico fino al compimento dei 21 anni da parte di quest’ultimo. Tutti i nuclei familiari che hanno visto invece nascere un figlio nel 2024 e che hanno un determinato Isee possono ottenere anche il Bonus asilo nido. L’importo massimo è fissato a 3.600 euro e copre parte delle spese da affrontare per l’iscrizione dei bambini ai nidi. Le famiglie, invece, che hanno un Isee inferiore ai 15mila euro con dei figli possono accedere anche alla cosiddetta Dote famiglia. Si tratta di un ulteriore bonus, che in questo caso serve a coprire le spese per lo sport e le attività ricreative dei bambini nella fascia compresa tra i 6 ed i 14 anni. Un quarto aiuto da tenere in considerazione è il cosiddetto Bonus mamme, che è confermato anche per il 2025 ma vede ampliarsi la sua platea. Ora ne avranno diritto anche le lavoratrici autonome, a patto che l’Isee non superi i 40mila euro. Si tratta in pratica di uno sgravio contributivo che dal 2025 spetta alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo, mentre dal 2027, per le madri con tre o più figli l’esonero contributivo spetta fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. L’esonero è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.

Il quinto ed ultimo, non certo per importanza, bonus che viene riconosciuto è il cosiddetto Bonus nascite. È un contributo di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal primo gennaio del 2025. Anche in questo caso, però, l’Isee deve essere inferiore ai 40mila euro. Ampliato il periodo di congedo parentale indennizzato all’80% a tre mesi complessivi entro il sesto anno di vita del figlio. Da non sottovalutare il Bonus elettrodomestici: è previsto un contributo ai consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro, elevato a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25mila euro. Torna anche il Bonus mobili con una proroga per la detrazione finalizzata all'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Importanti le detrazioni Irpef per le spese di istruzione. Le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione passano da 800 a 1000 euro. Infine, novità anche per i mutui per la prima casa. Il Fondo di garanzia per la prima casa è riconosciuto per l’accesso al credito da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, da parte dei conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, nonché dei giovani, i quali non hanno ancora compiuto 36 anni di età.