Ferrara, danni alle case di via del Bove: «Lavori fatti, ora i risarcimenti»
I problemi dei residenti che convivono da anni con il cantiere del tunnel
Ferrara Dopo l’ultima assemblea organizzata al Centro Sociale Rivana Garden per affrontare i problemi del cantiere del tunnel di via Bologna, a cui erano presenti il vice sindaco Alessandro Balboni, l’ingegner Geppino Toglia direttore dei lavori di Fer ed il dirigente Opere pubbliche del Comune di Ferrara, Antonio Parenti, è stato possibile incontrare alcuni residenti per approfondire anche la delicata questione dei danni alle abitazioni più vicine al cantiere, per la quale si sta cercando una soluzione.
In una delle case di via del Bove, in particolare, vi sono lesioni estese, ben visibili anche ad occhio nudo, ma arrivano segnalazioni di questo tipo anche nelle vie Gerusalemme Liberata, Bonetti e Caroli; c’è poi il disagio dell’assoluta mancanza dei parcheggi, vietati per motivi logistici, in via Bonetti e Caroli dove l’esasperazione dei proprietari ha scatenato anche controversie fra gli stessi. Per quanto riguarda lacasa di via del Bove c’è un verbale di accertamento conservativo del danno nel quale si riconosce che «le lavorazioni in questione, per loro natura, sono state caratterizzate dalla produzione d’intense vibrazioni e emungimento, con conseguente parziale cedimento del piano di fondazione», ma si sottolinea anche che i calcoli dei danni vengono fatti «a prescindere dalle responsabilità all’origine del sinistro».
Questi danni, sottolineano i diretti interessati, si sono presentati gradualmente e poi nell’arco di alcuni mesi in particolare dal 2023, la situazione è peggiorata. Il timore di aggravamenti ha spinto tanti a cercare d’intervenire subito. «A questo proposito – aggiunge un proprietario di via del Bove – per quantificare l’ammontare dei danni mi sono rivolto ad un esperto geologo perché esaminasse la consistenza del terreno su cui è stata costruita la mia casa e la perizia tecnica mi è costata oltre 1.000 euro. Ho poi inviato il documento a Fer affinché fosse recapitato alle assicurazioni». «Anch’io – dichiara un’altra proprietaria - ho già provveduto a tamponare alcune lesioni molto evidenti e pericolose spendendo 20mila euro. Tutto regolarmente fatturato».
A chi ha subito danni è stato consigliato di inviare via e – mail oppure via Pec la richiesta per il risarcimento dei danni a tre indirizzi: fer@legalmail.ot, oppure protocollo@fer.it o infine interramento .fe @ fer .it.; dopo di che verrà la persona varrà contattata dalle assicurazioni interessate che invieranno i propri periti a visionare l’immobile per poi produrre eventualmente un’offerta a risarcimento. «Questi sopralluoghi però- lamenta qualcuno, hanno tempi molto lunghi e molti di noi stanno ancora aspettando di incontrare i periti». Chi invece ha già avuto già la visita del perito sta incontrando un nuovo problema, ovvero la difficoltà di trovare una ditta edile che faccia un preventivo relativo ai lavori di ripristino in quanto nessuno fino ad ora si sente di assumersi la responsabilità di risolvere la situazione, in quanto il terreno specie in via del Bove, confermato dalle perizie, presenta una notevole fragilità.
Ad una sorta di elenco di questi danni sta lavorando Antonella Bergonzini, che si è resa disponibile i giovedì pomeriggio di febbraio per incontrare alla Rivana dalle 18 alle 19, i residenti, ascoltare i loro problemi e farsi poi da tramite con il Comune che sta dimostrando comunque d’interessarsi alla questione. l
Margherita Goberti
© RIPRODUZIONE RISERVATA