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La dichiarazione

Omicidio Buzzi, Di Gaetano: “Non volevo uccidere Davide”

Daniele Oppo
Omicidio Buzzi, Di Gaetano: “Non volevo uccidere Davide”

Vito Mauro, accusato insieme al padre di aver ucciso Davide Buzzi al bar Big Town, si è scusato con i familiari della vittima: “La sua morte mi ha distrutto, non so cosa darei per ritornare indietro”

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Ferrara  “Vi chiedo scusa, non volevo uccidere Davide”. Ha aspettato, ha ascoltato il dolore di una madre e di una sorella. Poi ha preso la parola per fare delle dichiarazioni spontanee, Vito Mauro Di Gaetano, l'uomo che insieme a suo padre Giuseppe è accusato dell'omicidio di Davide Buzzi, avvenuto nel bar Big Town il 1° settembre del 2023. “Ho aspettato per porgere le mie più intime scuse e dire quanto sia affranto perché ritengo giusto che abbiate la possibilità di guardarmi in faccia, non volevo nascondermi dietro una fredda lettera”, ha detto Di Gaetano questa mattina (30 gennaio) in Corte d’assise, rivolgendosi sempre e solo ai familiari di Buzzi. 

La morte di Davide Buzzi mi ha distrutto, è come se mi avesse ridotto in pezzi e sto facendo di tutto per tenere insieme tutti i pezzi. Sono consapevole della gravità delle mie azioni nel momento in cui non ero in me”, ha detto ancora Di Gaetano, con un chiaro riferimento al momento più crudo dell’intera vicenda, quando ha preso un grosso lucchetto e con quello ha colpito decine di volte il volto di Buzzi. “Giuro che non volevo ucciderlo – ha aggiunto –. La sua morte è difficile da elaborare, non so cosa darei per ritornare indietro ed evitare le sofferenze alla mia famiglia, alla vostra, a me. Ho letto sulla Bibbia che la pace è il premio di chi perdona. Solo se voi troverete la pace, io troverò la mia. Sto scontando la mia condanna portando questo peso immenso nel cuore, che non avrà fine”.

Vito Mauro Di Gaetano ha avuto parole anche per la figlia minore di Buzzi, oggi una bambina, spiegando che il suo “più grande dolore” è sapere “che crescerà senza suo padre”. L’imputato ha anche mostrato una volontà di porre rimedio, per quel che si può: “Al momento non ho disponibilità economiche, ma appena potrà lavorare, giuro che mi impegnerò per adempiere ai miei obblighi”.