Ferrara, approvato il nuovo “Central Bosc”
Previsti 1500 alberi e tre ciclabili. Il vicesindaco: "Un secondo parco urbano contro i cambiamenti climatici"
Ferrara Un laghetto che nascerà con la raccolta dell’acqua piovana. Percorsi ciclopedonali a tre livelli, che collegheranno l’area con il vallo delle mura nord, panchine per la sosta e un’area sportiva attrezzata. Sono in sintesi le caratteristiche di «un nuovo parco urbano» che sta per nascere a Ferrara. E l’area, di oltre 55mila metri quadrati, dove nascerà questo spazio verde urbano detto “Central bosc” è quella adiacente alla zona di Via Frutteti.
Ieri pomeriggio, in seduta congiunta, i commissari della terza e quinta commissione consigliare (urbanistica e ambiente), dopo una breve presentazione del progetto da parte del vicesindaco e assessore all’ambiente Alessandro Balboni, supportato dagli interventi dei dirigenti Alessio Stabellini e Fabrizio Magnani, hanno approvato all’unanimità (con 18 voti favorevoli) la delibera che contiene il progetto di fattibilità tecnico-economica del parco: è già stato finanziato per il 75% da fondi della Regione (1 milione e oltre 350mila euro) e per la parte restante (poco meno di 350mila euro) da fondi del Comune di Ferrara. Un nuovo parco urbano. Il “Central Bosc” sarà un’area adiacente il sottomura di 55mila metri quadrati che diventerà uno spazio verde che, per dimensioni, «sarà un secondo parco urbano», ha detto il vicesindaco Balboni.
Le finalità del “Central Bosc” «Servirà a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. A livello europeo, con questo progetto, allineiamo la città alle altre che già hanno pensato alla realizzazione di spazi verdi nella zona urbana per mitigare il clima». E aggiunge: «È stato dimostrato che in un’area verde urbana, rispetto a dove c’è cemento, la differenza di temperatura arriva ad essere anche di cinque gradi». Il “Central Bosc” «con la piantumazione di 1500 alberi (conifere e latifoglie) brucerà circa 142 tonnellate all’anno di anidride carbonica», informa il vicesindaco. Piste ciclabili. «Saranno su tre livelli», illustra il dirigente Stabellini che prosegue: «Da Borgo Punta a via Frutteti, da via Frutteti a via Caldirolo e poi una pista attorno al laghetto. I percorsi avranno una larghezza dai 2,5 a 1,5 metri». Quella fra Borgo Punta e via Frutteti inoltre collegherà l’area con il vallo nord delle Mura. Ed è proprio su questo tema che le opposizioni, con il consigliere Davide Nanni (Pd) e poi Anna Zonari (La Comune) chiedono che, nel progetto esecutivo, si tenga conto della possibilità di effettuare un collegamento ciclopedonale anche con la zona sud delle mura. Manutenzione del verde. «Chi vincerà l’appalto dovrà occuparsi dell’attecchimento delle piante e del loro controllo. E sono previsti sistemi di monitoraggio di ultima generazione».