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L’allarme

Esche velenose parchi di Pontegradella, animali in pericolo

Andrea Mainardi
Esche velenose parchi di Pontegradella, animali in pericolo

Rinvenuti ricci e uccelli morti: anche una cagnolina si era sentita male. I residenti di via Droghetti: «Siamo preoccupati, bambini e cani a rischio»

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Ferrara C’è qualcosa che scuote la quiete che solitamente regna tra le villette a schiera di via Droghetti a Pontegradella. Nelle aree verdi che si trovano tra le abitazioni della zona sono state rinvenute esche topicide, pericolosissime per la salute della fauna locale, per gli animali domestici e per i bambini che solitamente frequentano i parchetti pubblici. L’ultimo ritrovamento delle temute bustine bianche contenenti un potente anticoagulante (il Bromadiolone) è di ieri ma già da mesi le voci si rincorrono sulle chat di quartiere.

La teoria che prevale tra i residenti non punta il dito contro qualche squilibrato avverso agli animali domestici che frequentano il verde pubblico. Piuttosto si ipotizza l’uso irresponsabile ed indiscriminato delle esche topicide da parte di persone che abitano nelle campagne circostanti. Queste bustine poi vengono portate in giro dai volatili finendo inevitabilmente nei parchetti pubblici. Il vicinato dopo aver segnalato nei mesi quanto sta accadendo alle autorità, sta provando a “difendersi” con dei cartelli che ricordano come sia vietato per legge gettare esche avvelenate libere anche all’interno dei giardini privati. «Siamo molto preoccupati – spiega un’abitante di Pontegradella che portava il cane a passeggio in via Droghetti – e vorremmo che l’attenzione rimanesse alta. Queste esche rappresentano un pericolo per gli animali. Abbiamo trovato diversi ricci ed uccelli morti negli ultimi mesi. Questa situazione va avanti da almeno un anno ed anche una cagnolina si era sentita male a causa del veleno. Con il mio cane ormai evito quella zona perché è diventata a rischio anche per i bambini del quartiere». Chi il quartiere lo vive costantemente deve tenere sempre gli occhi aperti: «Già sei mesi fa sono state fatte due denunce – spiega un’abitante di via Droghetti – ed il Comune aveva appeso degli avvisi nei quali si invitavano i padroni a mettere le museruole ai cani per proteggerli. Vogliamo spargere la voce e sensibilizzare sull’uso incauto che viene fatto di queste sostanze, diffuse poi nel verde pubblico».