Ferrara, cos’è il coordinamento delle maxi emergenze
Per l’incidente tra il bus con gli studenti e l’auto della donna deceduta è scattato un piano operativo d’emergenza studiato nei minimi dettagli
Ferrara In via Copparo, a Boara, dove c’è stato l’incidente stradale che ha provocato la morte di una donna e il ferimento di almeno 7 persone che viaggiavano su un autobus, è scattato anche il piano di coordinamento delle maxi emergenze.
Ma cos’è il coordinamento delle maxi emergenze? E’ uno strumento pianificato al dettaglio che viene attivato tutte le volte c’è una situazione di potenziale emergenza collettiva. Per rimanere su Ferrara si può fare riferimento ad un serio problema al petrolchimico oppure a un attacco in centro storico con feriti. Ebbene, per l’incidente – ipotizzando vi fosse un numero di ferito molto elevato – si è proceduto ad attivare il coordinamento delle maxi emergenze nel quale ogni componente ha ruoli precisi e già definiti. Ci sono i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e tutto il sistema dell’emergenza del 118.
L’Ausl, infatti, fin dai tempi della dottoressa Monica Calamai, e a fronte di alcuni casi drammatico capitati in Italia, ha spinto molto in questa direzione tanto da nominare un disaster manager. Si tratta di Maicol Zanellati. «A Zanellati – spiega l’Ausl – è stato conferito il compito di coordinare un gruppo di lavoro che sia in grado di affrontare le maxi emergenze. Un percorso che ha previsto non solo la formazione (8 ore di teoria e 4 di pratica, ndr) ma anche la programmazione di diverse simulazioni proprio per testare il metodo di approccio degli operatori alla gestione dell’emergenza. A gennaio le simulazioni hanno coinvolto i Pronto soccorso della provincia ma c’è anche stata la simulazione per gestire l’emergenza che si crea durante un “rave”, dopo lo scoppio di una bombola a gas di un food truck, ovvero come l’automezzo di un piadinaro».