Vandalo al Sant’Anna di Cona, chiamate forze dell’ordine
Paziente in escandescenze al pronto soccorso di Cona Si scatena nella toilette. Chiamate le forze dell’ordine
Ferrara Un autista soccorritore aggredito sabato notte a Ferrara mentre svolgeva il suo lavoro dopo un incidente stradale, un estintore lanciato contro la porta del Reparto psichiatrico del Sant’Anna il 22 settembre scorso.
E ora un altro episodio, sempre avvenuto nell’ospedale di Cona, questa volta con danni alle cose ma non alle persone. Il fatto, da quanto è emerso ieri, sarebbe avvenuto domenica pomeriggio, quando un giovane che si era rivolto al servizio di pronto soccorso ha chiesto di usufruire dei servizi igienici mentre si trovava in un ambulatorio con il personale sanitario. Il paziente, sulla trentina, una volta entrato nella toilette ha dato in escandescenze iniziando a sfogare la sua rabbia contro gli arredi del servizio, il tutto a pochi metri dagli altri utenti in attesa, ovviamente spaventati. Il personale al lavoro ha chiesto quindi l’intervento delle forze dell’ordine per tentare di ricondurre l’uomo alla ragione.
È l’ennesimo fatto che richiama l’attenzione sulla violenza che sempre più spesso si sfoga contro operatori e strutture del servizio sanitario. Un’emergenza nazionale che sta facendo sentire i suoi effetti anche nel Ferrarese. Aggressioni spesso riconducibili all’abuso di alcool o di sostanze stupefacenti, in grado di alterare significativamente lo stato psicologico degli assuntori. All’interno dei locali del pronto soccorso di Cona è stato recentemente installato per motivi di sicurezza un sistema di videosorveglianza, che da mesi è in attesa di attivazione forse per le procedure legate alle autorizzazioni. Ma non si tratta dell’unica misura messa in campo dalla direzione.
Tra i provvedimenti programmati nel settore della sicurezza c’è l’estensione oraria del servizio di vigilanza in alcuni ospedali della provincia e l’introduzione dell’utilizzo delle bodycam, come annunciava l’anno scorso il Piano interaziendale di Prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari, elaborato da Asl e Sant’Anna. Il documento ha individuato anche una serie di aree da proteggere con maggiore attenzione. Tra esse, il Pronto soccorso di Cona e degli ospedali periferici, le degenze mediche, il Ser.DP (Servizio Dipendenze Patologiche), gli ambulatori e le aree di diagnostica radiologica, i servizi a domicilio, gli ambulatori del carcere e le aree esterne (parcheggi compresi).
Nell’ospedale Sant’Anna è presente un presidio di polizia, ma il personale non è presente h24 e nemmeno in tutti i giorni della settimana. Il servizio di vigilanza, affidato ad un’impresa privata, non opera con gli stessi poteri di una forza di polizia.
Il tema, quindi, resta sul tavolo assieme all’auspicio che l’accensione delle telecamere e delle bodycam possa rappresentare un deterrente più efficace. I sindacati hanno inserito il problema dei comportamenti violenti dell’utenza a carico del personale sanitario tra le emergenze da affrontare con rapidità: la Cgil ha annunciato l’altro ieri che questo sarà uno dei punti qualificanti del programma dell’organizzazione per le prossime elezioni dei delegati nella sanità.
La neo-direttrice di Asl e Sant’Anna, Nicoletta Natalini, ha citato la questione nella conferenza di presentazione e pochi giorni dopo ha commentato il caso dell’autista soccorritore aggredito da un paziente violento. «Rimarco il massimo impegno della direzione a porre in atto ogni possibile misura per contrastare e prevenire questo fenomeno – ha dichiarato – a partire dalle azioni del Piano contro la violenza agli operatori che le aziende ferraresi hanno deliberato nell’aprile scorso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA