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La tragedia

Schianto bus-auto a Ferrara, morta una donna: il padre passava di lì per caso e l’ha riconosciuta

Alessandra Mura
Schianto bus-auto a Ferrara, morta una donna: il padre passava di lì per caso e l’ha riconosciuta

Le parole del conducente della corriera dopo l’incidente mortale su via Copparo in cui Erika Benini ha perso la vita

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Boara L’auto distrutta, un lenzuolo bianco a terra, la corriera piegata su un fianco nel fossato, come un bestione ferito. Non c’è spazio per la speranza, nello scenario del gravissimo incidente avvenuto ieri attorno alle 13.30 lungo la via Copparo all’altezza di Boara. Una donna di 35 anni, Erika Benini, ha perso la vita nello schianto tra la sua auto e il mezzo della Tper. La vittima era partita da Coccanile, dove abitava con il compagno, per andare a lavorare a Ferrara al supermercato Despar di viale Cavour. Era sola a bordo della sua Toyota Yaris quando, stando a una prima ricostruzione, è finita con le ruote sul ciglio della strada e a causa del piccolo dislivello la macchina ha compiuto uno scarto finendo sulla carreggiata opposta proprio mentre sopraggiungeva la corriera con circa cinquanta passeggeri tra studenti e lavoratori pendolari. Nello schianto frontale la macchina ha compiuto un testacoda, finendo con il muso in direzione opposta e l’impatto è risultato fatale per la giovane conducente, che è morta sul colpo. Nove i feriti - nessuno in modo grave - tra i passeggeri della corriera; conseguenze lievi per tre studentesse di 17 e 16 anni, una donna di 45 anni e due uomini di 36 e 24 anni; traumi di maggiore gravità, ma non preoccupanti, per una ragazza di 15 anni, un uomo di 26 e una donna di 27 anni, incinta. Sul posto è intervenuto il coordinamento della maxi emergenza di Ferrara con pattuglie della polizia, dei carabinieri e della polizia locale, i mezzi dei vigili del fuoco e il 118 accorso con diverse ambulanze.

I passeggeri sono stati fatti uscire in sicurezza dalla corriera, e i feriti sono stati portati all’ospedale di Cona per accertamenti. I vigili del fuoco hanno supportato il personale dell’emergenza sanitaria per estrarre la vittima dall’abitacolo, e il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Su tutto, lo strazio dei familiari della giovane donna. È stato proprio il papà che, per un caso crudele, transitando lungo via Copparo ha riconosciuto l’auto distrutta della figlia, e ha appreso nel modo più atroce che la sua Erika non c’era più. «L’ho vista, ho visto che quella era la sua macchina, mi sono fermato subito con il cuore in gola, e ho saputo che Erika era morta», racconta disperato. Sul posto sono accorse anche la mamma e la zia, e poco dopo le ha raggiunte il compagno, tutti distrutti dal dolore.

Sconvolto e sotto choc anche il conducente della corriera: «È successo tutto in un attimo, quasi non ho fatto in tempo a capire cosa fosse successo, ho sentito solo un boato», ha dichiarato alle forze dell’ordine impegnate nei rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Dopo lo scontro frontale la corriera ha sbandato, è finita fuori strada cadendo di fianco sulle sponde del piccolo fossato che costeggia la strada in un tratto fortunatamente privo di alberi. Seduti sul guard rail, in attesa dell’ambulanza, anche due fratelli di origine camerunense che vivono a Coccanile e prendono abitualmente la corriera per andare a lavorare a Ferrara. Tra loro, anche il compagno della donna incinta: «L’hanno portata all’ospedale – racconta – ma non ho ancora avuto notizie, sono preoccupato perché è al settimo mese e mezzo di gravidanza e spero che lei e il bambino stiano bene». «Dell’incidente – dicono i fratelli – non abbiamo visto praticamente nulla perché ci trovavamo uno a metà e uno in fondo. A un certo punto il mezzo ha cominciato a sbandare e siamo finiti a terra; abbiamo male al collo e alla schiena, e stiamo aspettando l’ambulanza». Poco lontano, tra le macerie disseminate per la strada, c’è una famiglia che sembra non avere più lacrime.