La Nuova Ferrara

Ferrara

Il volo ritrovato

Un gheppio e una poiana tornano a volare dopo le cure a Ferrara

Margherita Goberti
Un gheppio e una poiana tornano a volare dopo le cure a Ferrara

Gli uccelli ristabiliti grazie alla Lipu, la cerimonia al parco Bassani

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Ferrara Dopo quasi due mesi di cure alla Lipu, una poiana e un gheppio adulti completamente ristabiliti oggi (2 marzo) sono tornati liberi. Nella sua semplicità, il momento dell’apertura delle gabbie al Parco Bassani è sempre emozionante perché si assiste all’istintiva spinta che l’animale ha in sé di essere libero; pochi secondi ma importanti per ritornare a far parte di quell’ecosistema prezioso e perfetto che è la natura. «Nonostante stiano bene – ha spiegato Luca D’Ambrosio, l’operatore Lipu che ha diretto la liberazione degli uccelli – trovarsi improvvisamente fuori dalla scatola dove sono rinchiusi rappresenta per loro un momento di stress che supereranno librandosi in un volo breve e posandosi su un ramo di un albero per riprendersi. Ma sarà questione di attimi». E così infatti è stato; pochi secondi e poi la libertà fra gli applausi della numerosa folla che si era radunata per assistere all’evento. La poiana era stata portata alla Lipu da un cittadino in condizioni che dimostravano quanto fosse debilitata; il gheppio, soccorso sempre grazie a un altro cittadino sensibile e attento, presentava un trauma da impatto ed era ferito a un’ala, per cui ha avuto bisogno di medicazioni. «Le fasi del recupero di questo uccelli – ha spiegato Giulia Fausti che lavora alla Lipu – passano attraverso diversi momenti durante i quali, oltre a controllare che si alimentino normalmente, cerchiamo di abituarli gradualmente a inserirsi nuovamente fuori dal nostro spazio tutelato, per cui passano da una gabbia più restrittiva quando sono in fase di cure, a una molto più spaziosa quando ormai sono prossimi alla guarigione e quindi di nuovo alla libertà». Insieme agli operatori della Lipu c’era anche il vice sindaco e assessore all’Ambiente e alla Tutela degli animali Alessandro Balboni.

«L’anno scorso abbiamo aumentato di 30mila euro le risorse alla Lipu – ha ricordato – raddoppiando così il loro budget; questo anche in virtù delle nuove normative regionali. Con le nuove disponibilità sono stati assunti due operatori che garantiscono così una maggiore efficienza nel servizio. I volontari però sono sempre utili, anzi indispensabili, quindi aspettiamo nuove forze». Attualmente nel Giardino delle capinere vi sono una trentina di ricci spesso feriti ma soprattutto ancora molto giovani e debilitati; seguono come quantità le tartarughe: due di acqua e cinque di terra di cui l’ultima arrivata è stata trovata addirittura in un parcheggio; vi sono ancora una ghiandaia, tre civette e un germano reale; seguono tre pettirossi trovati incollati alla colla per i topi. Non ci sono piccioni, non perché manchino le consegne da parte dei cittadini di curarli ma perché il regolamento alla Lipu infatti vieta di accoglierli. C’è però a Ferrara Flavio Gentile che, se si presenta un caso particolare, viene informato per un eventuale ritiro; Flavio si occupa però principalmente di animali esotici e a lui si rivolge anche la Polizia locale quando ha da collocare un pappagallo o simili; dopo averlo curato si impegna a farlo adottare e sembra che ci riesca visto e considerato che nel suo ambulatorio è tutto un vai e vieni. Un bel mondo quello della Lipu a cui il lavoro non manca anche grazie alla sensibilità di tanti cittadini.