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Giornate Fai di Primavera, ecco cosa vedere in provincia di Ferrara

COMACCHIO - LOGGIATO DEI CAPPUCCINI
COMACCHIO - LOGGIATO DEI CAPPUCCINI

Otto realtà diverse tra città e campagna: dove si trovano e quando sono accessibili

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Ferrara Conto alla rovescia per le Giornate Fai di Primavera, un appuntamento ormai consolidato che anno dopo anno attira un numero sempre maggiore di partecipanti interessati a scoprire le bellezze del territorio. Otto i luoghi che saranno visitabili a Ferrara e provincia sabato 22 e domenica 23 marzo, quali? Scopriamoli.

Palazzo Arcivescovile di Ferrara (corso Martiri della Libertà). Non è dato sapere a quando risale l'antico Episcopio a Ferrara, i documenti più antichi in cui è citato risalgono al 1212, ma si presume sia del secolo della Cattedrale. Dopo il terremoto del 2012 l’edificio è rimasto chiuso per restauro; ora  lavori sono ormai conclusi, alla definitiva apertura mancano alcune pochi finiture. Chicca della visita è la cappella privata dell'Arcivescovo, un piccolo luogo, che ti accoglie, intimo luogo di preghiera. Visitabile entrambi i giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
Chiesa di San Bartolo a Ferrara (via San Bartolo, 115). Il monastero si trova a sud-est di Ferrara, a pochi chilometri dalla città e dalla Basilica di San Giorgio, la prima cattedrale della città di Ferrara. Il complesso è dai primi anni del  Novecento residenza psichiatrica, oggi i pazienti sono poco più di una decina e abitano in una piccola parte del monastero; il resto dei corpi di fabbrica, compresa la chiesa, vertono in cattivo stato di conservazione e in disuso. La visita si svilupperà all'esterno del complesso, tra i diversi corpi di fabbrica, con una "occhiata" all'interno, le porte aperte della Chiesa e del Chiostro consentiranno di immaginarne l'originaria ricchezza e coglierne l'unicità, un'occasione per parlare di architettura e arte. Visita in collaborazione con l’Ausl di Ferrara. Visitabile entrambi i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30.
Chiesa di San Lorenzo a Casumaro (via Correggio, 6). La Chiesa di San Lorenzo a Casumaro rappresenta un notevole esempio di architettura religiosa che ha attraversato vari periodi storici, ciascuno con i propri stili e le proprie mode. La facciata della chiesa presenta linee sobrie ed eleganti, con intonaco bicolore che richiama le geometrie rinascimentali. la visita intende illustrare l'importanza storica e la rilevanza sociale della Chiesa di San Lorenzo, mettendo in luce le sovrapposizioni di stili architettonici e decorazioni pittoriche che testimoniano il suo passaggio nei secoli. Visitabile sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, domenica solo al pomeriggio.
Villa Malaguti a Casumaro (via Maestra, 5). Sorge su un terreno già di proprietà della Partecipanza Agraria di Cento, sulla linea di confine tra le province di Modena, Bologna e Ferrara. Secondo una tradizione orale, nei luoghi ove ora sorge Villa Malaguti, nel '700 si trovava una locanda. La casa con ogni probabilità fu costruita nel XVIII secolo probabilmente dalla famiglia Carassiti. Il primo documento che fa riferimento all'edificio è datato 1798Villa Malaguti, essendo di proprietà privata, è normalmente chiusa al pubblico, pertanto, la visita che si propone costituisce un'occasione eccezionale per ammirare questo esempio di casa padronale alto borghese che conserva ancora le sue decorazioni originarie otto/novecentesche. Visitabile entrambi i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.
Torri di Poggio Renatico (piazza Castello). Gravemente danneggiato dal terremoto del 2012 il Castello Lambertini di Poggio Renatico ha riaperto dopo un restauro durato anni. Le torri da visitare sono quattro, diverse fra loro, ugualmente testimoni di vicende storiche che interessano il territorio poggese. La vista dalla torre offre una panoramica unica sulla forma urbana di Poggio Renatico e il territorio circostante. Il ricordo del passato è anche presente nella ricostruzione della torre nel parco urbano di 3,5 ettari, un ex terreno agricolo ora a disposizione di tutti. Visitabile entrambi i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30.
Borgo La Corte di Ospital Monacale (via Zenzalino, 136). Il complesso edilizio denominato La Corte si trova in località Ospital Monacale sulla sinistra del Po Morto di Primaro, nel Comune di Argenta, in provincia di Ferrara, dalla quale dista circa 25 km. Il Borgo si presenta come un complesso architettonico dalle radici contadine, in cui il passato rurale oggi si intreccia con innovazioni e restauri moderni. L'attuale conformazione risale a metà Ottocento. Un luogo che racconta molte storie attraverso oggetti d'uso, telai per tessere la canapa, attrezzature agricole, materiale da costruzione, strumenti per l'igiene personale, cartoline, monete e qualcosa di design anni Sessanta. Visitabile entrambi i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.
Manifattura dei Marinati e Loggiato dei Cappuccini a Comacchio La Manifattura dei Marinati si trova alle spalle del Loggiato dei Cappuccini; struttura costruita tra il 1904 e il 1908 dalla società Bonaiuto-Vitali, concessionaria delle Valli. La fabbrica resta l'unica testimonianza dell'antica fabricatura dei pesci delle Valli di Comacchio, ovvero la lavorazione manuale degli stessi per favorirne la conservazione. La visita proposta comprende due architetture, una chiesa secentesca abbandonata e una fabbrica novecentesca, che convergono in una terza, il loggiato dei Cappuccini, che le cela e le protegge; una monumentale quinta scenografica che parte dal centro della città fino ad arrivare alla chiesa dedicata a S. Maria in Aula Regia. Visitabile entrambi i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30.
Oasi Canneviè e Porticino a Codigoro (strada per Volano, 45). Nei pressi del borgo di Volano, sulla sponda sinistra del Po, si trovano le Valli Canneviè e Porticino, zone umide salmastre di circa 70 ettari che rappresentano l'ultimo lembo di valle scampato alle bonifiche degli anni Sessanta. Il percorso proposto è di tipo naturalistico e prevede un passeggiata lungo un sentiero che parte dall'oasi di Canneviè e arriva a Porticino, ma durante il percorso non si apprezzerà solo il paesaggio formato di acqua, dune di terra che vi affiorano, canneti e altra vegetazione, fauna di molte specie e natura, si parlerà anche della sua storia e soprattutto della trasformazione che questo territorio vallivo ha subito. Abbigliamento comodo e scarpe sportive sono indispensabili. Visitabile entrambi i giorni dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.30.