Partita la missione Nasa-SpaceX, in orbita anche un po’ di Ferrara
La navicella raggiungerà la Stazione spaziale internazionale e riporterà a Terra due astronauti dopo nove mesi nello spazio
Ferrara Lanciata la missione Crew-10 di Nasa e SpaceX che consentirà agli atronauti bloccati sulla Stazione spaziale internazionale, Butch Wilmore e Suni Williams, di tornare sulla Terra. Il lancio della missione, inizialmente previsto per mercoledì 12 marzo, era stato rinviato a causa di problemi ai sistemi a terra a giovedì 13 marzo e saltato di nuovo a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Venerdì, invece, il lancio è riuscito. I due astronauti, che avrebbero dovuto rimanere nello spazio una decina di giorni, torneranno sulla Terra dopo nove mesi. In questa missione c’è anche un po’ di Ferrara.
Con gli astronauti sono decollati anche alcuni strumenti scientifici, compreso un pletismografo sperimentale (un congegno che misura il flusso ematico fra torace e cervello), messo a punto da un gruppo di ricercatori ferraresi guidati dal professor Paolo Zamboni, ideatore dell’esperimento Drain Brain 2.0 ed esperto di chirurgia vascolare e traslazionale dell’Università di Ferrara. Assieme al fisico di Unife, Angelo Taibi, cui è affidata la direzione del progetto, e ad un pool di altri ricercatori (la fisica Rosa Brancaccio, di Unibo, il dottorando Anselmo Pagani e il bioingegnere di Unife, Antonino Proto) Zamboni ha ottenuto la certificazione del pletismografo con l’obiettivo di verificare le sue potenzialità nel misurare in orbita il volume di sangue che attraversa la vena giugulare e l’arteria carotide. I dati saranno incrociati con quelli forniti da un elettrocardiogramma.