Mangime anticoncezionale per piccioni, anche Ostellato corre ai ripari
Emergenza in piazza, i volatili invadono il centro del paese e il Comune acquista 300 kg di Ovistop
Ostellato Sembra un chicco di mais normalissimo e invece è un mangime di tipo anticoncezionale. Il ministero della Salute lo ha autorizzato 25 anni fa in qualità di medicinale ad uso veterinario. Ovistop serve a limitare la proliferazione dei colombi inibendone l’attività produttiva. Animali che, come noto, sporcano l’ambiente con il loro guano e sono portatori di malattie. Il Comune di Ostellato ha deciso di ordinare all’azienda che produce il farmaco, ossia Acme Drugs che ha la propria sede legale a Reggio Emilia, 300 chili di prodotto per una spesa complessiva di circa 3.700 euro.
L’obiettivo, come detto, è contenere le nascite dei piccioni che soprattutto nel centro di Ostellato stanno proliferando. Specie in piazza Repubblica, si legge nella determina che dà l’ok all’acquisto, “è presente una folta colonia che utilizza le strutture pubbliche e private per la posa e la nidificazione: il guano intasa le grondaie ed erode per la sua acidità le pietre dei palazzi e dei monumenti alterandone la struttura e l’estetica e determinando un danno economico ingente”. A questo si aggiunge il rischio sanitario “determinato dall’accumulo di detriti organici ammassati derivanti dalle deiezioni e dai resti degli individui morti che diventano luoghi insalubri e rischiosi perché ricchi di agenti patogeni e parassiti”.
Tra l’altro Ovistop è un prodotto usato in via sperimentale da molti altri Comuni, anche della provincia, come Cento e Comacchio.