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Caro prezzi

La colazione al bar a Ferrara è quasi un lusso

Corrado Magnoni
La colazione al bar a Ferrara è quasi un lusso

Nei locali del centro si arriva a 3 euro, e la tazzina di caffé potrà costarne 1,5

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Ferrara Città d’arte, cultura tradizioni ed enogastronomia, ma soprattutto amante del caffè. Ferrara sta vivendo una piccola rivoluzione nel rito quotidiano dell’amata bevanda. Il prezzo della tazzina, un tempo simbolo di convivialità accessibile a tutti, sta subendo rincari che variano a seconda della zona e della tipologia di locale scelto.

Un’inchiesta condotta tra sei bar e caffetterie di riferimento per il fine settimana ferrarese rivela un panorama in evoluzione, tra innovazione e rincari che preoccupano i consumatori abituali. Tra i locali più innovativi spicca La Bottega del Pane di via Palestro 69, dove il titolare Matteo Musacci ha aperto una caffetteria specialty, in cui il caffè diventa un vero e proprio viaggio sensoriale. «Il caffè specialty è un prodotto sostenibile, tracciabile e di altissima qualità. Grazie al nostro micro torrefattore, offriamo sempre due miscele della casa e una terza che varia mensilmente, proveniente da Etiopia, Brasile, India o Guatemala. L’idea è quella di creare una cultura del caffè simile a quella del Nord Europa, dove viene scelto e gustato come un vino e non solo consumato in fretta al bancone», racconta Musacci.

L’esperienza del caffè specialty però ha un costo. Se l’espresso base mantiene prezzi in linea con il resto della città, le opzioni più ricercate possono raggiungere i 3-5-7 euro, a seconda delle scelte della clientela tra varietà di miscele e ingredienti aggiuntivi. Un modello di business che funziona. «Il nostro fatturato è duplicato», sottolinea il titolare aggiungendo: «l’obiettivo è sempre stato offrire qualcosa di diverso e non metterci in diretta concorrenza con i bar soprattutto in una zona dove ce ne sono molti».

Anche il l’aggiunta di latte, ad esempio quello di soia, ha un costo, contenuto, che è di 10 centesimi a tazzina, anche in questo caso a seconda della scelta.

Nei bar storici e più frequentati del centro, il costo del caffè sta aumentando gradualmente. Un titolare, che ha preferito restare anonimo, di un bar centrale evidenzia le difficoltà: «Il prezzo del caffè non è l’unico problema. A pesare sono anche gli aumenti del latte e altre materie prime, che rendono sempre più difficile tenere prezzi competitivi». Nei bar più noti del centro, il prezzo della colazione completa si aggira tra i 2,90 e i 3 euro, mentre nei locali gestiti da imprenditori di origine cinese si rimane intorno ai 2,60 euro.

Le periferie offrono alternative più economiche: in via Ravenna il caffè costa 1,30 euro, mentre bar molto frequentati come Le Follie e Atlantic, in via Bologna, servono colazioni a 2,90 euro. Resta un’eccezione significativa (e molto rinomata in città) il Bar Stella di Corso Porta Mare, dove l’espresso si paga ancora 1,10 euro, come riportato anche su Internet, rappresentando un punto di riferimento per chi cerca prezzi contenuti.

Ma il caffè tutto intorno potrebbe diventare sempre più caro: cosa aspettarsi? Con l’inflazione e il continuo aumento del costo delle materie prime, la previsione è che entro la primavera il prezzo del caffè in città possa toccare 1,50 euro in molti locali. La situazione economica ha già portato alla chiusura di alcune caffetterie storiche, soprattutto in centro, un fenomeno legato non solo alla crisi ma anche ai cambiamenti nei consumi e alla concorrenza delle nuove formule di ristorazione.

Non solo baristi ed esercenti, anche i clienti esprimono pareri diversi sui rincari del caffè in città. Carla, 35 anni, da Vigarano: «Capisco la qualità, ma alla fine per me il caffè e una pasta tutti i giorni diventa una spesa ingente a fine mese». Francesco, 40 anni, da Ficarolo: «Io il caffè lo prendo sempre al bar vicino all’ufficio e in un mese questi aumenti si fanno sentire. Tra colazioni e pause caffè, ormai spendo come per l’abbonamento alla palestra! Se si arriverà a 1,50 euro a tazzina sarà dura per chi come me ne beve più d’uno al giorno». Sonia, 60 anni, da Francolino non dimentica le buone abitudini: «Ai miei tempi il caffè costava poche lire e la colazione al bar era un piacere, anche oggi è così anche se effettivamente diventa un’abitudine non per tutti i giorni». È evidente che i consumatori per non rinunciare al rito siano disposti a mettere mano al portafoglio, ma con meno frequenza di un tempo.