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La sentenza

Violenze sessuali a Ferrara, 21enne condannato a sei anni di reclusione

Daniele Oppo

	Via Rampari di San Paolo a Ferrara, luogo della prima aggressione
Via Rampari di San Paolo a Ferrara, luogo della prima aggressione

Tre casi compiuti nell’estate 2024 a distanza ravvicinata

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Ferrara Condanna a sei anni reclusione, con il rito abbreviato, per il giovane nigeriano di 21 anni accusato di tre violenze sessuali compiute in serie tra la seconda metà di giugno e gli inizi di luglio dell'anno scorso e arrestato dalla Squadra Mobile a seguito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Stefano Longhi. La decisione della giudice dell'udienza preliminare Silvia Marini è arrivata lunedì mattina, in accoglimento della richiesta di condanna avanzata dal pm negli stessi termini. La difesa invece, sostenuta dall'avvocata Manuela Amore, aveva chiesto l'assoluzione e, a margine dell'udienza, ha annunciato l'intenzione di presentare appello. 

La prima aggressione contestata risale alla sera del 19 giugno ed è avvenuta tra via Rampari San Paolo e via della Grotta. La vittima stava raggiungendo a piedi le sue amiche quando è stata palpeggiata da un giovane di colore che, con il cappuccio alzato, l’aveva affiancata in bicicletta. La scena era stata filmata dalle telecamere di videosorveglianza, quella successiva - avvenuta fuori dal raggio delle riprese - l’aveva riferita la giovane donna: l’aggressione era tornato indietro, le aveva sollevato il vestito e afferrato gli slip, facendola cadere a terra. La ragazza era poi riuscita a scappare e a chiedere aiuto suonando i citofoni. All’arrivo delle Volanti, l’uomo era già fuggito.  La seconda violenza è del 4 luglio in via Ariosto dove un’altra ventenne era stata sorpresa alle spalle e palpeggiata, riuscendo però a vedere in faccia il suo assalitore. La ragazza, che non si è costituita parte civile, era presente al momento della sentenza. La terza violenza due giorni dopo, il 6 luglio, in via Capo delle Volte. Una ragazza era stata palpeggiata dopo che l'aggressore le aveva abbassato i pantaloni. Poco dopo tra via San Romano e corso Porta Reno si era avvicinato a una sessantenne straniera, le aveva blocca il passaggio e le aveva chiesto di avere un rapporto sessuale, senza però metterle le mani addosso (i reati contestati in questo caso sono violenza privata e molestie). La signora si era messa a urlare, portando all'intervento di una "gazzella" delle Volanti alla quale aveva poi fornito  una descrizione del giovane, rintracciato e identificato poco dopo. Per lui due settimane più tardi venne disposto lo stato di fermo, sulla scorta degli elementi raccolti dagli inquirenti. A cominciare dai filmati delle telecamere e dalla testimonianza delle vittime poi i rilievi fotografici con riscontri sull’abbigliamento e la bicicletta, confermati anche da alcune foto trovate dagli investigatori sul cellulare del sospettato.