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Il processo

Morì annegato a Lido degli EstensI: "Il corpo è stato indicato nel punto sbagliato"

Alessandra Mura
Morì annegato a Lido degli EstensI: "Il corpo è stato indicato nel punto sbagliato"

Sette accusati per la morte di Mirko Balzanelli: focus sulle operazioni di soccorso

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Lido Estensi Il punto in cui si trovava il corpo di Mirko Balzanelli, il 35enne di Bovolone (Verona) annegato in una buca a Lido Estensi il 20 agosto del 2020, non era stato indicato in modo esatto. È quanto hanno sostenuto ieri davanti al giudice i due uomini della Capitaneria di Porto accusati con altri cinque imputati di cooperazione colposa in omicidio colposo per la morte del turista veneto. Un dettaglio tutt’altro che secondario nella ricostruzione della tragedia, perché l’imbarcazione intervenuta in soccorso dell’uomo urtò il corpo con le eliche provocando lesioni tali da rendere impossibile salvarlo.

Nel corso dell’interrogatorio del processo che si celebra con rito abbreviato, gli uomini della Capitaneria hanno riferito di aver svolto le operazioni seguendo i protocolli, ovvero battendo la parte di mare più lontana, a oltre 300 metri dalla costa, mentre i vigili del fuoco (le cui posizioni sono già state archiviate), avevano il compito di perlustrare lo specchio d’acqua più vicino. E il punto ancorato dai bagnini a terra, hanno detto, non sarebbe stato coerente con il luogo in cui era stato poi ritrovato il corpo. Oltre ai due uomini della Capitaneria, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato anche uno dei bagnini addetti al salvataggio, a cui viene contestata negligenza nella predisposizione della segnaletica di pericolo, mentre gli altri quattro imputati - due bagnini del soccorso a terra e due responsabili della cooperativa di salvataggio - affrontano l’udienza preliminare. Il 13 maggio saranno discussi i tre abbreviati mentre il 27 dello stesso mese il giudice si pronuncerà sugli altri quattro imputati disponendo il rinvio a processo o decidendo per il non luogo a procedere.

La tragedia di Mirko Balzanelli aveva riportato di nuovo all’attenzione le insidie che si celano nella gestione della balneazione: quel giorno di agosto il 35enne era arrivato da solo a Lido Estensi per una giornata al mare: nel pomeriggio entrò in acqua, nel tratto tra il Bagno Oro e il Playa Loca, i bagnini lo videro annaspare tra le onde e poi sparire: lo trovarono morto dopo quattro ore di ricerche. La procura partì da questa circostanza, chiedendo se la sua morte per annegamento si poteva evitare.