A Ferrara bollette dell'acqua tra le più care in Emilia Romagna, oltre 640 euro
In regione solo Rimini è più cara e il capoluogo estense è al 12esimo posto nazionale per aumenti della tariffa. E le perdite sono al 32%
Ferrara Non solo il gas, ma anche l’acqua a Ferrara costa molto. Al top a livello regionale e al di sopra della media nazionale, quest’ultima spinta all’insù da alcune realtà come la Toscana semi-privatizzata. In parte la spesa idrica nel capoluogo estense è condizionata dal fatto che da noi l’acqua potabile si “fabbrica” dal Po, con procedimenti qualitativi ma costosi, ma ci sono anche le perdite della rete (costi e investimenti aggiuntivi) da mettere nel conto. È il quadro del dossier di Cittadinanzattiva in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
Tra i capoluoghi più cari in valori assoluti, otto appartengono alla Toscana, uno al Lazio e uno alla Sicilia. A livello di aumenti della tariffa, però, l’Emilia diventa “protagonista”, con quattro capoluoghi nella top ten: Ferrara è appena al di fuori, al 12esimo posto nazionale, con un +9,2% nell’ultimo anno nell’ipotesi di consumo di 182 metri cubi. Solo lievemente peggio è andata a Parma, Ravenna e Piacenza (+9,4%), e a Forlì-Cesena (+9,3%), niente a confronto dell’aumento del 16,1% che ha colpito i salernitani. Anomala, in coda, la posizione di Latina, dove la tariffa nell’ultimo anno è crollata addirittura del 37,5%.
Tornando alla spesa in termini assoluti, le due tariffe-tipo calcolate per i ferraresi sono di 641 e 508 euro, a seconda che si consumino 182 o 150 metri cubi l’anno. La media regionale, per dare l’idea, è rispettivamente di 563 e 439 euro, solo a Rimini si spende più che da noi, e di poco, mentre Bologna si ferma a 386 e 293 euro. Il bonus idrico per i ferraresi si ferma a 160 euro, il più alto in regione. Ancora importanti le perdite idriche: siamo al 32% in città (escluso quindi il vasto territorio provinciale), peggio fanno Parma e Modena ma la media regionale è del 27,1%.