Accusato di aver palpato la nipotina, la procura di Ferrara chiede sei anni di reclusione
Un 40enne va a processo per violenza sessuale su minore: scelto il rito abbreviato e pena ridotta
Ferrara L’accusa è gravissima, la pena richiesta dalla Procura è di conseguenza severa: sei anni di reclusione per avere, in più occasioni, palpato e toccato le parti intime della nipote, al tempo appena adolescente. Ieri davanti al giudice dell’udienza preliminare Danilo Russo si è celebrato il giudizio abbreviato nei confronti di un uomo quarantenne, accusato di violenza sessuale compiuta su una minore di quattordici anni e con l’aggravante ulteriore del rapporto di parentela tra loro.
I fatti si collocano nell’estate del 2022 e sarebbero avvenuti nella casa dell’uomo, dove la ragazza, dodicenne all’epoca, si recava per andare a trovare il cugino. In questo ambiente familiare, in più di una occasione, l’uomo avrebbe toccato la ragazzina. Per diverso tempo su quegli episodi è calato il silenzio, sono rimasti un segreto. Fino a che non è stata accompagnata dal medico per una visita pediatrica. Qui ha raccontato cosa sarebbe accaduto a opera dello zio e da qui è partita la denuncia e poi l’indagine.
La ragazzina era stata sentita proprio nel momento delle indagini in un incidente probatorio, ovvero in un’anticipazione del processo e con la partecipazione dunque del difensore dello zio, in modo da cristallizzare la sua testimonianza, nonché valutarne la credibilità.
Il racconto sembra essere stato solido abbastanza da portare alla richiesta di rinvio a giudizio e alla celebrazione del processo con il rito abbreviato. Ieri l’imputato si è sottoposto all’esame, ma ciò non ha convinto il pubblico ministero Andrea Maggioni della sua innocenza. Da qui la richiesta di una pena a nove anni di reclusione, ridotti a sei per via dello sconto di un terzo previsto proprio dalla scelta del rito abbreviato. L’udienza è stata rinviata al 17 luglio per l’arringa della difesa e la decisione del giudice.