Cade dentro il silos e muore, tragedia in un’azienda di Codigoro
Incidente mortale sul lavoro alla Grandi Riso di Pontelangorino questo pomeriggio. L’uomo ha fatto un volo da circa 4 metri di altezza e ha perso la vita nello schianto
Pontelangorino Un altro morto sul lavoro. Mario Bochis, 41 anni, ha perso la vita questo pomeriggio nella sede di Grandi Riso, in via Fronte Primo Tronco a Pontelangorino dopo essere caduto in un silos. Non sono ancora ben chiare e definite le cause che hanno provocato il decesso dell’uomo, di nazionalità romena, da molti anni dipendente dell’azienda Montaggi Industriali di Rovigo. L’allarme è scattato poco prima delle 15, quando sul posto sono stati chiamati ad intervenire i soccorritori del 118 ed una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Codigoro. Sono stati proprio i pompieri a recuperare, sul fondo di uno dei silos contenenti polvere di riso, il corpo ormai privo di vita di Bochis. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe precipitato da circa quattro metri, ma la dinamica è ancora tutta da chiarire. Sul posto, oltre all’automedica dell’ospedale del Delta e all’ambulanza è stata chiamata ad intervenire anche l’elimedica dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, atterrata in pochi minuti dal decollo in un’area verde incolta, confinante con lo stabilimento di Grandi Riso. Purtroppo l’eliambulanza ha ripreso il volo subito dopo l’atterraggio, senza caricare nessun paziente.
L’incidente
Il triste presagio ben presto si è concretizzato, perché i vigili del fuoco, dopo aver sezionato l’estremità del silos, hanno recuperato il cadavere dell’operaio. La constatazione del decesso è stata effettuata dal medico soccorritore in servizio nell’automedica. Sul posto, in rapida successione, sono poi intervenuti una pattuglia dei carabinieri di Codigoro, il comandante della stazione stessa e i funzionari della Medicina del Lavoro, ai quali competono tutte le indagini volte a fare chiarezza sull’accaduto. Incredulo e addolorato per il tragico infortunio occorso ad un dipendente esterno, l’amministratore delegato di Grandi Riso, Alessandro Grandi, esprime «vicinanza alla famiglia del lavoratore dell’azienda esterna e mi unisco al loro dolore, esprimendo profondo cordoglio. È un grande dolore per tutti. Ringrazio anche i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri per la professionalità, unita all’umanità con cui hanno lavorato, in stretta collaborazione, durante le operazioni di soccorso».
Nel pomeriggio sono arrivate anche la moglie e la figlia del titolare di Montaggi Industriali che, tra le lacrime, tra una telefonata e l’altra, esprimendo parole di grande stima ed apprezzamento per Mario Bochis, un lavoratore esperto e preparato, dipendente da molti anni della loro ditta, continuavano ad interrogarsi su come fosse stata possibile una così tragica fatalità. L’azienda vanta una lunga esperienza nel settore metalmeccanico nella realizzazione di impianti, nonché sul versante delle manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Sconvolti
Sconforto ed incredulità erano scolpiti anche nei volti dei dipendenti di Grandi Riso, i quali tuttavia non hanno voluto commentare in alcun modo quanto è avvenuto e che purtroppo ha portato alla morte il dipendente dell’azienda esterna, conosciuto e stimato. Anche la sindaca Sabina Alice Zanardi, non appena si è diffusa la notizia dell’infortunio, si è precipitata nella sede di Grandi Riso, per testimoniare vicinanza e cordoglio a nome della comunità. «È una tragedia che colpisce tutti e ci tocca profondamente – ha dichiarato la sindaca –; le indagini faranno chiarezza su questo terribile incidente sul lavoro: purtroppo ai familiari, però, non potrà essere restituito il loro caro. Il dolore è indescrivibile. Tornare a casa dopo il lavoro dovrebbe essere una certezza per tutti i lavoratori. Abbraccio forte i familiari di quel dipendente».
Dopo l’autorizzazione del magistrato di turno, la salma di Mario Bochis è stata trasportata all’Istituto di Medicina Legale di Ferrara. Risposte sull’accaduto sono attese dagli accertamenti autoptici, che verranno eseguiti nei prossimi giorni per verificare se all’origine della caduta possa esserci stato un malore improvviso. In parallelo proseguiranno le indagini in capo alla Medicina del Lavoro, che dovranno appurare cosa sia accaduto in quota e se vi sia stato un errore umano e il rispetto di tutte le norme di sicurezza. Sul posto, già questo pomeriggio, sono stati sentiti dai carabinieri alcuni dei lavoratori presenti nello stabilimento Grandi Riso. L’azienda, leader in Italia, al quarto posto, dopo Scotti, Gallo e Curti, nella produzione di riso, ha rimarcato che non si tratta di un proprio dipendente, ma si è resa da subito disponibile a collaborare con gli inquirenti per far luce sul tragico infortunio costato la vita ad un quarantenne conosciuto, stimato e qualificato. Sempre nel tardo pomeriggio sono arrivati nel piazzale dello stabilimento anche parenti e colleghi di Mario Bochis, i quali, trincerandosi in un comprensibile silenzio, hanno voluto manifestare tutta la loro vicinanza ad una famiglia travolta da un lutto tanto improvviso quanto inaccettabile.