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Abusare d’acqua in natura è più dannoso di non darla

Elisa Bonora
Abusare d’acqua in natura è più dannoso di non darla

Alcuni consigli per sapere se il terreno è umido a sufficienza

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L’eccesso di cure e il nostro amore spesso ci spingono ad eccedere nell’annaffiatura, ma è bene limitarsi per la salute delle nostre amiche verdi. Uno degli errori più comuni è bagnarle troppo e rispettare cadenze ben stabilite, senza accertarsi dei loro reali bisogni. Buona norma, invece, è quella di non abusare e lasciare passare molto tempo tra un’annaffiatura e l’altra, soprattutto nel periodo di riposo vegetativo (autunno-inverno), quando le piante ancora “dormono”, prima dell’esplosione della nuova stagione, la quale richiederà un maggiore apporto idrico.

Per non cadere in fallo e compromettere la salute delle radici con marcescenze, verificare sempre che il terreno sottostante la superficie non sia umido; un semplice sondaggio casalingo, effettuato con un dito o uno stecchino che affondino di 3-4 centimetri nella terra, è un’ottima regola. Se al tatto lo sentirete asciutto procedete, diversamente, se “tratterà” un po’ di terra e risulterà umido e ci si dovrà fermare. Terrore dell’acqua In alcuni casi invece, vi sarete chiesti perché il terreno di una pianta seppur molto secco e quindi bisognoso d’acqua, la lasci scivolare via molto velocemente senza assorbirla. Questo fenomeno conosciuto come idrofobia (dal greco hydrophobía, “terrore dell’acqua”) porta le particelle del terreno a lasciare scorrere il liquido a causa di una sorta di patina cerosa che si forma intorno alle micro-particelle del substrato, soprattutto dopo lunghi periodi di secchezza, rendendole idrorepellenti. È bene ricordare che maggiore è il livello di idrofobia della terra, minore è il tasso d’infiltrazione di acqua. Per ovviare a tutto ciò è consigliabile utilizzare la subirrigazione, anziché la bagnatura dall’alto. Come funziona: è sufficiente mettere nel sottovaso una/due dita d’acqua (dipende dal diametro della pianta/vaso) perché essa tranquillamente assorba nel giro di 15 minuti circa tutta quella di cui ha bisogno. Il resto è in più, quindi si può gettare per evitare una eccessiva umidità che andrebbe solo a creare danni Perché ricordate si fanno molti più danni con un’eccessiva annaffiatura (negli anni l’ho imparato a mie spese e soprattutto “Loro”), che con carenza d’irrigazione.