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Ferrara, 46 candidature per la ristrutturazione del Castello Estense: cosa succede ora

Ferrara, 46 candidature per la ristrutturazione del Castello Estense: cosa succede ora

Iniziato l’iter di analisi delle proposte per il restauro del Castello: bando da oltre 16 milioni di euro e i lavori dureranno 4 anni. Per quanto riguarda gli eventi come l’Incendio nella notte di San Silvestro...

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Ferrara Come ricordavano ieri in Provincia, il tempo dell’apertura delle buste di carta contenenti le offerte delle ditte alla data di scadenza di una gara d’appalto è ormai solo un ricordo per molti funzionari e impiegati. Oggi il personale addetto si siede davanti al computer per acquisire telematicamente le offerte dei concorrenti collegati da remoto. In Provincia, nel primo pomeriggio di ieri, si è riunito il seggio di una delle gare d’appalto più importanti dell’anno, indetta per scegliere il raggruppamento di imprese che effettuerà i lavori di restauro del Castello. La selezione ha sollevato l’interesse di decine di aziende e gruppi di imprese in tutto il Paese: alla fine le offerte pervenute sono state 46.

Un bando pesante – oltre 16 milioni di euro la base d’asta – con uno sviluppo che comprende, oltre alla programmazione degli interventi edilizi, anche il raccordo con i servizi attivi nel monumento estense, in modo da evitare sospensioni o trasferimenti.

Il seggio, composto dall’ingegnere capo della Provincia, Luca Capozzi, dal dirigente Andrea Aragusta, dall’ingegnera Angela Ugatti, responsabile unico del procedimento (Rup), e dai funzionari Marco Maragna ed Eva Padovani, si è riunito alle 13.30 del giorno successivo alla scadenza del bando (26 marzo). Il team non ha concluso in giornata il proprio lavoro ma ha iniziato ad eseguire, vista la mole di offerte caricate sulla piattaforma, un primo esame relativamente alla regolarità e completezza della documentazione richiesta. Terminata questa prima scrematura, che richiederà alcuni giorni, come ricorda la stessa Provincia, la parola passerà alla commissione giudicatrice in corso di nomina.

Il percorso istruttorio, hanno spiegato Capozzo, Aragusta e Ugatti, potrebbe prolungarsi per consentire alle aziende concorrenti di sanare carenze o errori formali con successive integrazioni. Il secondo esame, quello della commissione giudicatrice, avrà il compito di valutare le offerte pervenute e formulare un parere alla commissione di gara, la quale potrà procedere con l’aggiudicazione dell’appalto alla migliore offerta in termini qualitativi ed economici.

I lavori dovrebbero iniziare nel 2026, ma è probabile che alcuni interventi preliminari per la predisposizione dei cantieri possano essere eseguiti già nell’ultima parte dell’anno. Da quanto si è appreso nei mesi scorsi l’Incendio del Castello – spettacolo che attrae tradizionalmente in centro storico, nella notte di San Silvestro, circa 30mila persone – si svolgerà anche nel 2025.

I lavori di rinforzo, programmati a causa dei danni subiti dal sisma nel 2012, interesseranno diversi piani del monumento per circa 4 anni. «Si parte dal consolidamento del solaio del secondo piano e dalla copertura – ha precisato Angela Ugatti – L’intenzione è di destinare a museo il secondo piano liberato dagli uffici della Provincia (oggi in corso Isonzo); un altro lotto prevede il restauro degli affreschi del piano nobile, sarà infine aggiornata e messa a norma l’impiantistica».

«L’alto numero di offerte arrivate – dichiara soddisfatto il presidente della Provincia, Daniele Garuti – testimonia il grande interesse per un intervento di restauro complesso e importante sotto l’aspetto delle dimensioni dell’investimento, che riguarda il Castello Estense, ossia il monumento simbolo di Ferrara e Patrimonio Unesco». 

Gi.Ca.