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Il provvedimento

Cento, minacciata nonostante il braccialetto elettronico: arrestato l’ex marito

Cento, minacciata nonostante il braccialetto elettronico: arrestato l’ex marito

Il 47enne sul posto di lavoro della donna con cattive intenzioni

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Cento Nonostante avesse il divieto di avvicinarsi all’ex moglie, ha continuato imperterrito ad importunarla. Anche presentandosi sul posto di lavoro della donna, come nulla fosse. Ma adesso l’uomo, un 47enne residente in una frazione del territorio centese, non potrà più farlo perché si trova nella casa circondariale di via Arginone a Ferrara.
Le vessazioni L’arresto risale alla serata di martedì, quando i carabinieri di Cento e Casumaro hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Questo è solamente l’epilogo di una storia di violenze e maltrattamenti che l’ex coniuge del 47enne ha avuto il coraggio di denunciare, dopo anni di vessazioni, solamente nello scorso gennaio. I militari della città del Guercino si sono poi attivati immediatamente, svolgendo accurate indagini che hanno portato all’emissione di una prima misura cautelare da parte del Tribunale di Ferrara. Sulla base di questo provvedimento era stato vietava all’uomo l’avvicinamento alla vittima attraverso l’applicazione del braccialetto elettronico. Ma tutto ciò, evidentemente, non è bastato a placare le attività vessatorie, in quanto l’ex marito, incurante del dispositivo, come detto si è recato sul posto di lavoro della donna, per poi allontanarsi prima dell’arrivo della pattuglia degli stessi carabinieri, allertati per il controllo. In quella stessa giornata, però, il 47enne ha proseguito nel suo comportamento, telefonando alla sede dell’attività lavorativa dell’ex coniuge: a rispondergli in quella circostanza è stato proprio il titolare che, suo malgrado, ha raccolto gli insulti e le minacce rivolte dal 47enne all’ex moglie. A questo punto è scattato il secondo provvedimento che ha portato l’uomo nel carcere dell’Arginone.
L’invito L’Arma dei carabinieri tiene a ribadire il consiglio, nei confronti delle donne, di non restare in silenzio e di chiedere aiuto alle forze dell’ordine. L’invito è rivolto a chiunque rimanga vittima di una violenza di genere, un fenomeno odioso che purtroppo non smette di verificarsi. I numeri da contattare in caso di bisogno sono il 112 oppure il 1522.