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Il caso

«Troppi rischi in stazione a Ferrara: è una roulette»

Stefano Balboni
«Troppi rischi in stazione a Ferrara: è una roulette»

I sindacati degli autisti: «Pedoni che attraversano e problemi di circolazione»

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Ferrara Permane lo stato di pericolosità nell’autostazione dei pullman, al quale si aggiunge la mancanza della biglietteria e della sala di attesa. L’arrivo tra le 7,20 e le 7,40 di oltre 40 autobus nell’ovale di via del Lavoro è oggetto di contestazione da parte dei sindacati autoferrotranvieri, che evidenziano la mancanza di barriere che inibiscano l’attraversamento disordinato dei pedoni. Una roulette russa, considerato l’alto afflusso di utenti e l’elevato numero di autobus che gravitano in zona e segnalato dai sindacati da tempo. «Negli orari di punta arrivano fila di autobus che sono quindi costretti a scaricare i passeggeri lontano dalle strisce pedonali», fanno sapere i delegati Vincenzo Capasso (Filt Cgil), Gianluca Andreotti (Fit Cisl), Pietro Spanò (Uiltrasporti) e Angelo Centonze (Faisa Cisal). La proposta di innalzare una barriera tipo new-jersey sufficientemente alta per inibire fisicamente l’attraversamento, come avveniva nella vecchia area di attestazione degli autobus collocata fino a tre anni fa in corso Isonzo, è ad oggi inascoltata. La parziale soluzione di scaricare parte dei passeggeri sulle banchine di partenza messa in atto dopo la segnalazione di settembre ha da subito mostrato molte lacune. La ristrettezza degli spazi tra i vari box di partenza e la presenza di i molti utenti che passano comunque dietro ai bus mentre sono in manovra è motivo di elevato rischio. «Al problema degli attraversamenti si aggiunge quello delle tempistiche semaforiche che non permettono di effettuare le manovre di retromarcia e svolta in tempo utile, in quanto la luce verde rimane a favore dei bus per un tempo insufficiente», proseguono i sindacati sottolineando inoltre la necessità di intervenire in prossimità della rotatoria all’incrocio con via Maverna dove molti veicoli privati sbagliano la svolta ed entrano nell’autostazione dove poi effettuano rischiose manovre di inversione e retromarcia. «Abbiamo anche utenti provenienti dalla stazione ferroviaria che utilizzano il sottopasso portando bici e monopattini e poi attraversano pericolosamente l’area dell’autostazione per recarsi al lavoro o a scuola», segnalano i delegati.E per concludere ecco i disagi quando piove perché "vi sono infiltrazioni nelle pensilina d’attesa, che non consentono un adeguato riparo per gli utenti».