Lavorare 35 ore, si può. Più ferie e servizi ottimizzati: a Ferrara la Polizia locale si riorganizza
Accordo tra Comune e sindacati. Si concretizza un vecchio obiettivo politico del Governo Prodi sulla settimana leggera
Ferrara La giunta Fabbri in questo mandato si toglie anche lo sfizio di fare “qualcosa di sinistra” andando a trovare l’intesa con le sigle sindacali per l’applicazione delle 35 ore di lavoro settimanali, nel prossimo quinquennio, relative al personale turnista del Corpo di Polizia Locale. Battute a parte, la battaglia politica sulla quale cadde poi il Governo Prodi nel 1998 ha successo (parziale) con l’applicazione di quello che, nei fatti, non è altro che un’opzione prevista dal contratto collettivo nazionale del 1999. Questa modifica si basa di fatto sulla riduzione dell’orario di lavoro per un massimo di un’ora settimanale, «ottimizzando la distribuzione del personale in fasce orarie strategiche al fine di garantire un’erogazione dei servizi più efficiente e mirata per la tutela della sicurezza di cittadini ed imprese».
Così recita la relativa determina comunale relativa al quinquennio 2025-2029, la quale riconosce «la peculiare natura degli ambiti di intervento e delle funzioni svolte dal Corpo stesso come la vigilanza del territorio passando alla lotta al degrado urbano sino alla gestione delle attività di sicurezza. Tutto ciò richiede un orario flessibile e adattabile alle esigenze operative per poter garantire una presenza costante e capillare sul territorio cittadino». Dal punto di vista pratico i turni non varieranno dalle 36 ore attuali ma, ogni giorno, gli agenti in servizio matureranno dieci minuti di ferie aggiuntive che nell’arco dell’anno diventeranno due giorni in più.
Il preaccordo siglato tra gli enti comunali e le sigle sindacali prevede «il mantenimento degli standard operativi di servizio e meccanismi di flessibilità organizzativa per bilanciare esigenze di servizio e benessere del personale». Andrà anche verificata la sostenibilità finanziaria dell’accordo con la definizione di eventuali misure compensative. La prima sarà dunque una fase sperimentale anche per monitorare l’impatto di questo cambiamento sull’attività della Polizia Locale. Pesi e contrappesi dunque per un Corpo chiamato ad efficientarsi nel miglior modo possibile, considerando la grande varietà delle operazioni nelle quali è coinvolto e l’ormai famoso “quarto turno” entrato in vigore oltre un anno fa, con gli agenti che su base volontaria focalizzati soprattutto sul contrasto dei comportamenti pericolosi alla guida e controlli in zone “calde” come Pontelagoscuro, via Arianuova e la zona Gad.
L’esito positivo della trattativa è accolto positivamente da Sergio Guglielmini (Cgil) : «È stata una contrattazione piuttosto lunga, iniziata con un accordo sperimentale raggiunto già lo scorso anno. Si è trattato di riconoscere un qualcosa già previsto dal contratto collettivo del’99. Mi sento di dire che il dialogo con l’Amministrazione Comunale è sempre stato costruttivo. Ora cercheremo di presentare in breve ai nostri soci lavoratori questo preaccordo per la ratifica definitiva. Viste le tempistiche strette, tra i rinnovi delle Rsu e le festività pasquali proveremo a rendere le 35 ore effettive a partire dal primo maggio».
È Silvia Pivetti, sempre di Fp Cgil, ad entrare maggiormente nei dettagli: «Già ai tempi della giunta Tagliani avevamo iniziato una sperimentazione simile e graduale. Per applicare questa parte dell’accordo collettivo c’erano tre modi: fissare l’orario effettivo a 35 ore settimanali, fare turni da 5 ore e 50 minuti oppure tramutando queste ore in giornate di ferie o assenze aggiuntive. Abbiamo scelto quest’ultima strada, prima i giorni di ferie aggiuntive erano due e con il nuovo accordo arriveranno a quattro. Dopo le fasi di confronto e contrattazione con il Comune si è arrivati ad un’intesa, possibile anche grazie alla riorganizzazione di diverse attività del Corpo in maniera più razionale».