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Copparo, alla Berco da oggi al 20 settembre altra finestra per le uscite volontarie

Alessandra Mura
Copparo, alla Berco da oggi al 20 settembre altra finestra per le uscite volontarie

Le assemblee con i lavoratori sull’accordo raggiunto al Mimit

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Copparo L’accordo raggiunto al Mimit pochi giorni fa sulla vertenza Berco, e che ha scongiurato lo spettro dei 247 licenziamenti, è stato illustrato ai lavoratori dello stabilimento copparese nel corso di assemblee molto partecipate in cui i dipendenti, spiegano Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali, hanno potuto valutarne i contenuti «rispetto alle condizioni di drammaticità in cui la vertenza era arrivata». Da oggi dunque si apre un’altra fase di esuberi volontari incentivate che proseguirà fino al 20 settembre con uscita entro il 30 settembre, data di chiusura dell’anno fiscale. Ma a differenza della finestra precedente, quella che si era chiusa il 16 gennaio, non c’è un traguardo da raggiungere. Allora l’obiettivo era arrivare a 400 uscite, che si erano fermate a 153 determinando la scure dei 247 licenziamenti che pendeva sulle teste dei lavoratori, numero poi ridotto a 206 perché altri 41 lavoratori aveva deciso successivamente di licenziarsi e intraprendere altre strade. Ma questa volta a fare da paracadute ai lavoratori ci saranno gli ammortizzatori sociali, ricordando che tra le varie clausole dell’accordo c’era quella, fondamentale, dell’impegno dell’azienda a non procedere più con atti unilaterali per i prossimi quattro anni.

Punto centrale è la ridefinizione del contratto integrativo aziendale che era stato disdetto il 1º marzo e che sarà ripristinato retroattivamente, a partire dalla stessa data, con le nuove condizioni che saranno oggetto di una trattativa. Il primo incontro è fissato per il 6 maggio, quando sarà definito il calendario degli appuntamenti con l’obiettivo di arrivare a un’intesa entro giugno; in caso contrario, è stato spiegato, nei cinque giorni successivi sarà convocato un ulteriore tavolo al ministero. L’assemblea alla Berco, rimarcano i sindacati «è stata l’occasione per sottolineare l’importanza che lo sviluppo industriale annunciato dal ministero prenda piede, al fine di rivedere al lavoro la totalità dei dipendenti e puntare a una contrattazione aziendale di miglior favore. Questo accordo permette di affrontare con serenità la trattativa di integrativo e lo sviluppo industriale e toglie a Thyssenkrupp la possibilità di avere mani libere nei licenziamenti, condizione di ricatto che ha reso impossibile fino ad ora qualsiasi relazione». L’impegno a tutela del lavoro però non si esaurisce entro i confini di Copparo, e le Rsu Fiom di Berco annunciano la partecipazione alle due giornate di sciopero del 22 e del 29 aprile (4 ore di stop a fine turno) per la ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, per la sicurezza e contro la precarietà.



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