Tabaccaio convinto a versare 2mila euro per sbloccare l'app dei pagamenti elettronici
L'esercente è stato raggirato al telefono e persuaso a compiere bonifici per ripristinare le funzionalità dell'applicazione usata in tabaccheria
Ferrara Una chiamata che sembrava provenire dalla società che gestisce l’applicazione per i pagamenti elettronici usata nella tabaccheria. Conto bloccato e la necessità di compiere una serie di operazioni per ripristinare la funzionalità del sistema. Solo dopo, a mente fredda, il titolare della tabaccheria si è reso conto di essere stato malamente raggirato ed è subito andato a fare denuncia in questura.
Ancora un caso di truffa a Ferrara, quello avvenuto alcuni giorni fa e per il quale la Squadra mobile ha provato a porre un primo rimedio utile, sequestrando d’urgenza il conto corrente destinatario dei fondi oggetto del raggiro. Il tabaccaio, infatti, era stato convinto dalla voce al telefono a compiere una serie di bonifici, spacciati come necessari per ripristinare la funzionalità dell’applicazione e permettere all’attività di continuare a ricevere i pagamenti elettronici. In tutto poco meno di 2mila euro (ma la richiesta era stata maggiore) finiti su un conto che, come scoperto dagli investigatori, era intestato a una donna residente a Torre del Greco, grosso comune appartenente alla città metropolitana di Napoli. È lei, al momento, l’unica iscritta nel registro degli indagati per il reato di truffa, e risulta avere anche dei precedenti in materia, ma non è improbabile che si tratti di una persona ignara, che funge in realtà da prestanome per i reali autori e organizzatori della truffa.
Le indagini sul numero di telefono usato per la truffa hanno portato a confermare che non si trattava ovviamente di un’utenza associata alla società di gestione dei pagamenti, bensì di un numero intestato a un soggetto di nazionalità pachistana. Un dettaglio, questo, che è molto ricorrente in tali tipi di raggiri. Al momento non è dato sapere se il sequestro del conto corrente, con l’obiettivo di bloccare la somma indebitamente versata dal tabaccaio ferrarese, sia andato a buon fine o se il conto sia stato svuotato per tempo. È stato comunque da poco convalidato dal giudice delle indagini preliminari.