Tentò un blitz con la mannaia nella casa dello spaccio, niente patteggiamento
Il giudice rigetta la richiesta, si procede con il rito ordinario. Il 53enne si era recato davanti all'abitazione di Lido Estensi minacciando di morte il proprietario
Lido Estensi Dovrà affrontare il dibattimento, il 53enne che lo scorso mese di settembre si era reso protagonista di un assalto in un’abitazione di Lido Estensi che solo due mesi più tardi è stata identificata dai carabinieri come una vera e propria “centrale dello spaccio”, con l’arresto di due trentenni.
L’uomo, assistito dall’avvocato Bernardo Gentile, era stato mandato direttamente a giudizio dopo la chiusura delle indagini e aveva chiesto di poter accedere al patteggiamento e, trovando anche il benestare della pm Barbara Cavallo. Il giudice dell’udienza preliminare Danilo Russo, davanti al quale era stato spostato il procedimento, dopo un attento vaglio delle carte e, soprattutto, dei precedenti del 53enne, ha rigettato la richiesta e ha restituito tutto al giudice del dibattimento Giovanni Solinas, davanti al quel il processo riprenderà daccapo il 27 maggio.
La vicenda per la quale è imputato è quella verificatasi nella notte tra il 24 e il 25 settembre scorso, quando l’uomo si presentò con fare molto minaccioso davanti alla casa, dove si era recato in possesso di una mannaia, un bisturi e una bottiglia di acido muriatico. Un blitz, con tanto di minacce di morte, interrotto dall’intervento dei carabinieri, che lo fermarono mentre cercava di superare la cancellata. Venne arrestato e poi spiegò il motivo per il quale si era comportato in quel modo così sconsiderato. Tutta la vicenda, infatti, si inserisce in una sequenza di piccoli, ma piuttosto violenti, regolamenti di conti portati avanti dal 30enne proprietario della casa, il quale aveva preso di mira il 53enne e altri soggetti, con aggressioni fisiche e danneggiamenti.
Vicende sulle quali sono stati aperti altri fascicoli d’indagine. Il più grosso rimane quello sull’attività di spaccio compiuta proprio nell’abitazione. Nel corso della relativa indagine, partita nel 2023, i carabinieri hanno sequestrato oltre mezzo kg di cocaina, due kg di hashish, un kg di marijuana, quasi due kg di ketamina, e varie dosi di eroina e mdma. La casa, peraltro, era stata da tempo segnalata dai cittadini per i giri e i via vai sospetti.