Poggio Renatico, salvò un uomo dall’alluvione: dal sindaco pergamena di merito
Federico Chiozzi, 37 anni, l'11 maggio del 2023 soccorse un automobilista rimasto intrappolato in un sottopasso. «Ho soltanto cercato di essere utile, così come credo che tutti possiamo essere di sostegno a qualcuno».
Poggio Renatico C’era anche Federico Chiozzi, 37 anni, a ricevere – l’11 aprile scorso – la pergamena di merito dalle mani del sindaco Daniele Garuti. Federico, l’11 maggio 2023, in pieno periodo alluvionale, salvò la vita a un automobilista cinquantenne rimasto intrappolato dentro la propria autovettura all’interno di un sottopasso. Quel giorno Federico, dipendente di Versalis, tornava a casa dopo aver terminato il turno di notte. Erano le 6,20. L’orario e le componenti ad esso connesse non impedirono a Federico di notare, proprio nei pressi di Coronella, quell’auto ormai sommersa dall’acqua alta più di 3 metri, ma soprattutto chi si trovava all’interno. Fermò la propria auto e iniziò a fare tutto quanto nelle sue braccia per salvare quell’uomo, altrimenti destinato a ben altri accadimenti.
Il racconto
È lui stesso a raccontare quanto avvenne quell’11 maggio di due anni fa: «Tornavo, appunto, dal turno di notte. Prima di arrivare in paese, all’altezza del sottopasso, mi rendo conto che c’è un’auto finita in 3 metri d’acqua proprio nello stesso sottopasso».
Prima però bisogna inquadrare il momento, la fase storica e i suoi eventi. Quel giorno il maltempo si scagliò con particolare violenza contro Ferrara, e Coronella fu una delle zone più colpite. Le abbondanti precipitazioni avevano saturato alcune zone creando diverse criticità. Per far fronte alle situazioni di emergenza si mobilitarono in tanti, ma certo è che il gesto di Federico Chiozzi fu il più sontuosamente nobile. Salvare una vita è un’operazione che non ha “costi”. Tanto più che Federico non si è attribuito nulla, ma soltanto il passaparola e un’amministrazione attenta hanno portato alla sua premiazione.
«Quindi – riprende lui stesso – mi accorgo che quell’auto è praticamente sott’acqua. Scendo dalla mia, mi avvicino e vedo che la persona che voglio aiutare sta cercando di mettersi in salvo, come può. Allora infilo una tuta da pescatore e mi getto in quel sottopasso allagato e cerco di fare il possibile – continua il racconto fatto ieri dal 37enne premiato – ma mi rendo anche conto che si tratta di una operazione difficile. Comunque riesco ad arrivare a quell’uomo e in qualche modo a trascinarlo fuori dalla zona di pericolo».
Ma non si pensi che la storia sia finita.
«Ho avvertito il 118, ho portato la persona completamente fuori dall’auto, poi i sanitari lo hanno trattato».
Federico inoltre ha sostituito gli abiti fradici di colui che gli deve la vita con indumenti asciutti.
Va detto che Poggio Renatico è terra in cui la solidarietà non passa inosservata e questo episodio e le sue conseguenze sono state una ulteriore conferma.
Federico Chiozzi non è un eroe, anche se il suo gesto ha dell’eroico. Ma quanto ha fatto rappresenta tanto: anche i valori delle cosiddette “giovani generazioni”, e a 37 anni si può ancora essere iscritti a quell’elenco.
Il finale
Ma la cosa forse più bella che ha detto è contenuta nelle parole finali della conversazione: «Spero che tutti possano provare cosa io ho provato, l’emozione di poter essere in grado di salvare una persona. Ho soltanto cercato di essere utile, così come credo che tutti possiamo essere di sostegno a qualcuno».