Tagliani: «Festeggiare la condanna di Lodi in agriturismo? Ho di meglio da fare»
Il commento dell’ex sindaco di Ferrara su quanto scritto nella lettera di insulti anonima inviata a Nicola Lodi
Ferrara «Ho cose più intelligenti da fare che una festa con gli amici per ragioni del genere». È lapidario Tiziano Tagliani, ex sindaco di Ferrara tirato in ballo in una lettera anonima inviata a Nicola Lodi e poi dallo stesso ex vicesindaco, su una sua presunta, e a questo punto smentita, cena in agriturismo per festeggiare la condanna di Lodi nel caso Cidas. Tagliani, che di Lodi fu in un remoto passato avvocato e che poi divenne uno dei sui bersagli più colpiti nel periodo della sua ascesa politica pre vittoria del 2019, sentito da La Nuova Ferrara per verificare se davvero abbia festeggiato la caduta giudiziaria di Lodi e quella politica derivante dall’applicazione della legge Severino, è tranchant: «Ho molte più occasioni di festeggiare che per le sentenze che riguardano l’ex vicesindaco».
La domanda andava fatta. “Naomo”, d’altronde, aveva gettato il sasso commentando quel contenuto della sgradevole lettera ricevuta nel quale l’anonimo afferma che Tagliani avesse festeggiato con 50 commensali in un agriturismo: «Spero per Tagliani che non sia vero perché non gli fa molto onore – aveva scritto l’ex vicesindaco su Facebook –, ma presumo che chi scrive sia una persona molto vicina a quel mondo quindi non faccio fatica a crederci». La lettera anonima è stata portata alla luce da Lodi stesso proprio con un post su Facebook. Nella missiva, l’ex amministratore comunale viene insultato per il suo grado di scolarizzazione, per la sua vecchia professione di barbiere e dileggiato per la condanna. Il tutto condito con riferimenti all’icuts che lo aveva colpito a maggio, con il macabro augurio che la cosa si ripeta e che gli sia fatale.
Lodi, che sostiene sia una lettera minatoria, ha affermato di aver fatto denuncia alla polizia.