Camera anecoica. Cos’è la stanza in cui Marracash ha girato il videoclip di “Lei”
Per il video del brano estratto dall’ultimo album “È finita la pace” il rapper ha scelto una particolare ambientazione, unica nel suo genere, che si trova a Ferrara
Ferrara N’è rimasto colpito, tanto da girarci il videoclip di una delle canzoni più iconiche del suo ultimo album “È finita la pace”. Il brano in questione è “Lei”, quasi 30 milioni di riproduzioni solo su Spotify, lui invece non può che essere uno degli artisti più famosi della scena musicale italiana, rap e non: Marracash. Il cantante ha scelto la camera anecoica come ambientazione per il video uscito proprio oggi, 24 aprile: una stanza unica nel suo genere, con caratteristiche ben definite, che si trova nel Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara.
Cos’è
Una camera anecoica (senza eco) è un particolare ambiente nel quale, grazie alle elevate proprietà di assorbimento acustico delle pareti, è possibile eliminare la quasi totalità delle riflessioni sonore. Inoltre, grazie all’elevato isolamento acustico della struttura di confine, è possibile eseguire misure senza la presenza di rumori indesiderati.
A cosa serve
La camera anecoica rappresenta il laboratorio ideale nel quale condurre misurazioni per caratterizzare le emissioni sonore di ogni tipologia di sorgente.
Nell’ambito della ricerca di base, viene utilizzata per lo studio delle proprietà riflettenti e diffondenti di particolari superfici e materiali; per l’analisi della risposta acustica di nuovi trasduttori e strumenti di misura; per indagini sul comportamento vibro-acustico di specifiche sorgenti sonore. Viene inoltre impiegata per attività di ricerca industriale e di certificazione. Nella camera anecoica è infatti possibile svolgere indagini sulla rumorosità emessa dalle macchine, individuare le sorgenti di rumore e di vibrazioni, verificare l’efficacia degli interventi di insonorizzazione e condurre tutte le misurazioni necessarie alla certificazione finale dei prodotti.
Caratteristiche tecniche
La camera anecoica dell’Università di Ferrara può assumere due diverse configurazioni: completamente anecoica (10.1 x 9.5 x 6.5 m per un volume di circa 620 m3), semianecoica (10.1 x 9.5 x 8.3 m per un volume di circa 800 m3). In questo caso i cunei fonoassorbenti del pavimento vengono rimossi lasciando libero un pavimento perfettamente riflettente, su supporti antivibranti, al quale si accede grazie ad un ampio portone. Alcuni dati acustici sono: frequenza di taglio inferiore: 50 Hz (terzi d’ottava, conforme ISO 3745); frequenza di taglio superiore: >10 kHz (terzi d’ottava, conforme ISO 3745); rumore di fondo interno: < 15 dB(A). Quali sono gli impianti al servizio della camera? Idraulico di alimentazione e scarico (per prove su elettrodomestici quali lavatrici e lavastoviglie); elettrico di alimentazione monofase e trifase; evacuazione fumi (per prove su motori a combustione interna); UTA per smaltimento calore e mantenimento temperatura e umidità ambiente costante.
Ricerca industriale e servizio alle imprese
La camera anecoica è al servizio delle imprese che intendano certificare l’emissione acustica dei propri prodotti oppure studiarne la rumorosità per sviluppare prodotti più silenziosi. Alcune delle principali prove che si possono svolgere nella camera anecoica sono: misure di potenza sonora secondo la norma ISO 3745, ISO 3744 e norme di prodotto da esse derivate; misure di direttività delle sorgenti secondo la norma ISO 3745 (anche tridimensionale, in configurazione anecoica); misure di potenza sonora e mappatura di sorgenti con tecnica intensimetrica secondo le norme ISO 9614-1 e ISO 9614-2; attività di benchmarking acustico, sviluppo di prodotto, insonorizzazione di macchine.
Nel corso degli anni moltissime sono state le imprese che hanno utilizzato la camera anecoica per effettuare prove e misurazioni sui loro prodotti: Alfa Romeo, Maserati, Technogym, Iveco, Imetec, IMQ. Recentemente la camera anecoica è stata utilizzata per la produzione di un video dal titolo “The Sounds of Massimo Bottura’s Lasagna” per il New York Times. Inoltre all’interno della camera anecoica sono state eseguite registrazioni per un film documentario che verrà presentato alla mostra del cinema di Venezia. Inaugurata nel dicembre 2008, il completamento della camera è stato possibile grazie al finanziamento Obiettivo 2.