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Il caso

Ferrara, spara con la fiocina e colpisce i parenti. C’è un precedente in provincia

Ferrara, spara con la fiocina e colpisce i parenti. C’è un precedente in provincia

Non è la prima volta nel territorio ferrarese che lo strumento per la pesca viene usato come arma contro una persona e l’episodio risale al 2008. Ad Ancona, poi, c’è stato anche un omicidio

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Ferrara Quello di Boara non è certo il primo caso di una fiocina usata come arma contro una persona. Lo strumento utilizzato per la pesca, anche di grandi mammiferi, era stato protagonista negativo sul territorio ferrarese nel 2008. Un litigio tra due ex colleghi di lavoro a Porto Garibaldi per una somma di denaro non restituita ha rischiato di tramutarsi in tragedia. L’aggressore aveva prima gettato un bicchiere di benzina addosso alla vittima con l’intento di dargli fuoco e successivamente aveva estratto una fiocina artigianale ferendo la vittima al fianco. L’uomo aggredito ha poi subìto l’asportazione di un rene.

La tragedia si è concretizzata invece ad Ancona ad agosto 2023 quando Fatah Melloul ha trafitto al petto con un tridente da pesca subacquea Klajdi Bitri, albanese di 23 anni al termine di un litigio causato da motivi stradali. L’omicida algerino dopo aver inferto il colpo mortale se ne andò a pescare e solo dopo venne raggiunto dai Carabinieri giustificandosi di non essersi accorto di aver ucciso il 23enne. Melloul è stato poi condannato a diciotto anni per omicidio volontario. Nel 2024 a Bosa, in Sardegna, un uomo di 52 anni è stato infiocinato dal nipote 19enne al culmine di una lite familiare, salvandosi grazie all’intervento dell’elisoccorso. Ancor più particolare la vicenda sempre a sfondo sardo, questa volta nel Sassarese, avvenuta nella camera da letto di un’abitazione di due coniugi, 68 e 67 anni, colpiti l’uno da una fiocina sparata da un fucile da pesca subacquea, l’altra con un forchettone da cucina. A colpirli fu, tre anni fa, loro figlio di 47 anni, che viveva con loro, apparentemente senza un vero motivo.