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La decisione

No alla Commissione sulla Spal. Affossata la proposta del Pd

Marco Nagliati
No alla Commissione sulla Spal. Affossata la proposta del Pd

Dibattito in Consiglio comunale a Ferrara. La maggioranza: «Strumento sbagliato, la società è privata»

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Ferrara Dopo due rinvii, ecco il giorno giusto. A pochi passi dal playout salvezza, ieri il Consiglio comunale s’è occupato di Spal. All’ordine del giorno c’era il documento presentato dal gruppo del Partito democratico che chiedeva l’istituzione di una Commissione consiliare per esaminare e monitorare la situazione della formazione biancazzurra. Richiesta del partito di opposizione che però è stata respinta con 17 no (anche quello del Movimento 5 Stelle), appena 7 sì e 3 astensioni (Zonari, Ferrari e Poli).

Il dibattito è stato pacato ma intenso, con Massimo Buriani (consigliere Pd) che ha spiegato il motivo della richiesta: «La Spal da oltre 100 anni rappresenta un tratto identitario di Ferrara e della provincia ed ha saputo accendere la passione di intere generazioni. Ora corre il rischio di precipitare tra i dilettanti. E dire che l’attuale proprietà, che fa capo all’avvocato americano Joe Tacopina, ha rilevato la società nel 2022 lanciando proclami di ritorno rapido in serie A. Direi che il ritorno nella massima serie – ha proseguito nell’illustrazione il consigliere Buriani – non è mai stato neppure lontanamente sfiorato, anzi retrocedendo in serie C la situazione è peggiorata nell’attuale stagione, dove peraltro la squadra è partita con una penalizzazione di 3 punti dovuta ad inadempienze fiscali e contributive. Dietro la prima squadra c’è un intero settore giovanile e femminile, senza dimenticare l’importante numero di dipendenti che lavorano all’interno della società che vedono il loro posto di lavoro a rischio».

A rafforzare la tesi, Leonardo Fiorentini (Civica Anselmo): «La Spal è patrimonio della città e ricordo che usufruisce gratuitamente dello stadio Mazza. È evidente che la gestione attuale sta smantellando un patrimonio sportivo: vogliamo capire se e come la proprietà si impegnerà per il futuro». Davide Nanni (Pd) ha incalzato: «Non perdiamoci nel silenzio e nell’indifferenza, qualche voce in capitolo l’abbiamo». La maggioranza non la pensa così e la linea l’ha espressa Luca Caprini della Civica Fabbri: «Certo che la Spal è nel cuore di Ferrara ma non è nelle competenze del Consiglio intervenire nella gestione di una società privata. Non possiamo sostituirci alla proprietà e non si devono fare passerelle politiche».

Il punto della situazione ha provato a farlo Francesco Carità, assessore allo Sport: «In passato sono stati fatti investimenti sullo stadio ma non per questa società, abbiamo adeguato la struttura per la serie A. Come amministrazione facciamo incontri di continuo con la dirigenza spallina: semplicemente è sbagliato proporre lo strumento di una Commissione».