La Nuova Ferrara

L'omaggio

L'ultimo saluto ad Adele Baldasarre, la studentessa 16enne morta nel sonno. Al funerale risuona la "sua" musica

di Jacopo Della Porta
L'ultimo saluto ad Adele Baldasarre, la studentessa 16enne morta nel sonno. Al funerale risuona la "sua" musica

Folla a Scandiano per l'addio alla studentessa del liceo Sigonio di Modena. Il video di un suo saggio e il fidanzato ha suonato Chopin

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SCANDIANO. La voce e le note di Adele Baldasarre hanno riempito la chiesa di Scandiano di dolcezza. Il commiato da questo mondo ha coinciso con la sua ultima esibizione di ragazza sensibile e appassionata di musica: è stata come una carezza su un dolore che non trova parole per esprimersi.


LA FAMIGLIA
I familiari della 16enne, uccisa nel sonno da un’embolia lo scorso 5 giugno, hanno voluto che in chiesa fosse proiettato su un maxi-schermo il video di un saggio. Un modo per farla conoscere meglio, dal momento che quando interpretava i maestri della musica o si cimentava con le sue prime creazioni, esprimeva la parte più profonda di sé.

LA MUSICA
Nel momento in cui le sue mani hanno smesso di suonare Cuba, brano tratto dalla Suite española Opera 47 di Isaac Albéniz, dalle navate stracolme di scandianesi e persone giunte da Porto Tolle, tra cui il sindaco Roberto Pizzoli, seduto al fianco del collega Matteo Nasciuti, sono saliti alti gli applausi.
Il coro del Liceo musicale Sigonio di Modena, che la ragazza frequentava, l’ha accompagnata con una profondità e professionalità che stupisce in ragazzi così giovani.
Gli studenti hanno suonato mentre le immagini di lei al pianoforte continuavano a scorrere, come se fossero insieme per un’ultima volta.

IL FIDANZATO
Il fidanzato Federico, sorretto e condotto fino alla tastiera dalla mamma di Adele, Federica Zanellato, ha eseguito il brano finale dello Studio Opera 10 numero 3 di Chopin. Un’esecuzione intensa e piena di commozione che la folla ha ascoltato in grande silenzio e con gli occhi gonfi di lacrime.

Sul sagrato della chiesa grande di Scandiano, prima che fossero liberati alcuni palloncini bianchi, la voce di Adele ha salutato tutti quelli giunti per darle l’addio e soprattutto stringersi intorno allo strazio della mamma, del padre Antonio e dei parenti. Le parole del singolo che aveva da poco realizzato, Marilù, dedicato al tema della violenza sulle donne, resteranno una testimonianza della sua profondità di donna e di artista.
«Sei venuta alla luce solo 16 anni fa, in un piccolo paese del Polesine - hanno scritto gli zii e i cugini in una lettera che è stata letta in chiesa - Sei nata con il sorriso stampato sul tuo bellissimo viso e, nel tuo breve percorso, hai sempre mantenuto quel sorriso, che non veniva scalfito nemmeno quando scrivevi e cantavi i tuoi sentimenti verso una società ingiusta. Nel tuo breve tempo su questa terra, sei riuscita a lasciare un’impronta di te, fatta di dolcezza verso la tua famiglia e le tante persone che hanno avuto la fortuna di incontrarti. Un’impronta fatta anche di determinazione nel rendere concreti i tuoi obiettivi. Ti erano ben chiari la sensibilità verso i temi importanti di questa povera società. Le tue parole, la tua musica, la tua voce erano il segno di un dono particolare che ti era stato affidato affinché potessi trasmettere, con quella dolcezza, i tuoi sentimenti. È vero, non ci sarai più ad abbellire questo giardino, ma sarai con noi attraverso le tue melodie, sarai nel nostro cuore».

L'OMAGGIO
Dopo l’omelia di don Andrea Cristalli, che pure ha ricordato la centralità della musica nella vita di Adele, una professoressa del Sigonio ha espresso tutto lo spaesamento che la scuola sta vivendo: «Siamo increduli, arrabbiati, sbigottiti».

Una zia ha letto un dialogo immaginario tra lei e l’adorata nipote. «Ora vai, prendi però questa coperta, portala con te, perché tu possa avvolgerti ogni volta che vorrai sentire il calore del nostro abbraccio». La donna ha poi invitato i presenti a lasciare un segno o una dedica sulla coperta, che è stata poi adagiata su Adele. «Ora va e vola in alto felice, mio angelo dai capelli rossi. Riempi i cieli della tua meravigliosa musica e del tuo canto», ha concluso.

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