La Nuova Ferrara

Il lutto

Carpi, il ricordo commosso di Mattia Spigato: «Buono e generoso con tutti»

di Daniele Montanari
Carpi, il ricordo commosso di Mattia Spigato: «Buono e generoso con tutti»

La mamma del giovane di 21 anni morto in un incidente: «Era andato a Rovereto di Novi dopo il lavoro a trovare un amico che aveva bisogno di lui». Donati gli organi, funerale venerdì mattina con partenza alle 9.30 dal Ramazzini per la chiesa di Cibeno

31 luglio 2024
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CARPI. Serviva un miracolo per salvarlo, ma purtroppo non c’è stato. Lunedì 29 luglio, alle 11.16, all’ospedale Maggiore di Bologna è stata dichiarata la morte cerebrale di Mattia Spigato, il 21enne carpigiano rimasto vittima venerdì 26 luglio, verso le 19, di un terribile incidente a Rovereto di Novi, mentre percorreva con la sua moto via Lame.

L’ultimo gesto d’amore

Non era un ragazzo che andava forte. Sotto accusa per l’incidente, che non ha coinvolto altri veicoli, le cattive condizioni del manto stradale. La caduta è stata devastante: Mattia ha riportato traumi tali da mandarlo in arresto cardiaco. Le manovre di rianimazione però erano riuscite a fare battere di nuovo il suo cuore, e si era riaccesa una speranza con il suo trasporto in elicottero al Maggiore. Qui però gli accertamenti avevano dato un esito inequivocabile: nessuna possibilità di ripresa, il suo cervello era ormai compromesso. Trascorso il periodo di osservazione, lunedì mattina è stata dichiarata la morte. E si è proceduto a fare quello che lui desiderava, e che aveva indicato sulla sua carta d’identità: la donazione degli organi. Organi di un ragazzo di 21 anni, che già nella notte tra lunedì e ieri hanno salvato delle vite, e ridato futuro.

La notizia che non ce l’aveva fatta si è diffusa già lunedì sera tra gli amici e gli ex compagni di classe dell’istituto Vallauri di Carpi, che aveva frequentato con profitto nell’indirizzo meccanico fino alla maturità nel 2022. Poi si era messo subito a lavorare sui motori, la sua grande passione. Adesso era in officina alla Schiatti Car, la concessionaria Bmw di Carpi. Venerdì era uscito dal lavoro, aveva lasciato la macchina a casa e poi aveva preso la moto per andare a trovare a Rovereto un amico che aveva bisogno di parlare. Era andato ad ascoltarlo, con la sua solita generosità, e stava rientrando a casa.

Lo strazio della madre

Mattia lascia la madre Marcella, il papà Dario, le sorelle Noemi e Asia, e gli altri parenti. L’ultimo saluto, seguito dalle onoranze Salvioli, sarà venerdì, con partenza alle 9.30 dalle camere ardenti del Ramazzini per la Chiesa di Sant’Agata, a Cibeno.

«Ci avevano detto subito al Maggiore che non c’erano speranze, eravamo pronti a quello che è accaduto, ma non si è mai pronti alla perdita di un figlio – dice la madre Marcella tra le lacrime – e soprattutto di un ragazzo come lui. Era splendido, aveva una parola buona per tutti, aiutava tutti se poteva. Come ha fatto venerdì pomeriggio: aveva saputo che questo amico aveva bisogno di parlare ed è subito andato da lui quando ha finito di lavorare. Non era un ragazzo che andava forte, non ha fatto l’incidente per quello. Era il destino che l’aspettava lì, e che se l’è portato via.

Era un ragazzo di una generosità straordinaria, e aveva lasciato indicazione nella carta d’identità di donare gli organi, se gli fosse successo qualcosa. Noi abbiamo rispettato la sua volontà, e adesso ha salvato delle persone, come suo ultimo grande gesto d’amore».