La Nuova Ferrara

Reggio Emilia

Foglio di via ai baby rapinatori

Ambra Prati
Foglio di via ai baby rapinatori

La questura di Rimini usa il pugno duro: 22 giovani allontanati dalla Riviera per 3 anni Tra di loro i cinque reggiani che nella notte tra il 23 e il 24 agosto compirono due assalti

29 settembre 2022
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Reggio Emilia Stretta sulle baby gang in trasferta estiva a Riccione: il questore di Rimini ha emesso 22 fogli di via, con ordine di rimpatrio nei Comuni di residenza, a carico di altrettanti giovani e giovanissimi che nei mesi caldi erano stati denunciati per furti aggravati e rapina dai carabinieri o dalla polizia. I malviventi in erba sono stati “banditi” da Riccione: non potranno tornare in Riviera per tre anni, pena l’arresto. Tra di loro figurano cinque reggiani, compreso il 18enne rapinatore per il quale i parenti avevano lanciato l’appello di scomparsa, salvo poi scoprire che si trovava in carcere.

«Un provvedimento inedito. Abbiamo deciso di procedere in maniera più dura rispetto agli scorsi anni», ha commentato il questore di Rimini Rosanna Levazzano a proposito dei fogli di via emessi a tappeto nei confronti di tutti coloro, senza legami con il territorio, che potevano essere destinatari. Si tratta di 22 giovani (alcuni minori, altri dai 18 ai 23 anni) dediti al turismo microcriminale: arrivavano in Riviera, spesso in treno, con l’obiettivo di aggredire e rapinare i turisti coetanei.

Tra gli episodi più gravi, quanto accaduto nella notte tra il 23 e il 24 agosto, quando alle 3 tre giovani che camminavano sul lungomare erano stati circondati da cinque sconosciuti che, con spintoni e minacce, li avevano costretti a svuotare i portafogli e a consegnare i soldi: 130 euro in totale. Grazie alla pronta allerta dello spaventato trio i carabinieri avevano rintracciato poco lontano i cinque responsabili, tutti di Reggio: quattro maggiorenni (tra i 18 e i 24 anni) erano stati arrestati per rapina, l’unico minore (un quindicenne irregolare) era stato accompagnato al Centro di accoglienza di Bologna, seguendo l’iter separato al tribunale dei Minorenni. In seguito i cinque sono stati riconosciuti da un altro ragazzo che poche ore prima, mentre camminava solo sempre sul lungomare, con la stessa modalità era stato rapinato di una collanina e del cappellino.

Uno dei cinque, un 18enne, era stato al centro di un caso nel caso. Il 30 agosto una zia disperata, che aveva perfino diffuso sui social la fotografia del maggiorenne, aveva rivolto un appello ai quotidiani: «Mio nipote è scomparso. Aiutateci a ritrovarlo». Il 18enne avrebbe dovuto partire per Magonza, la città della Germania dove risiede la madre; ma dopo una telefonata in cui diceva di trovarsi a Riccione di lui si erano perse le tracce. In realtà non si trattava di scomparsa: il 18enne si trovava dietro le sbarre perché faceva parte della banda dei cinque.