Procura di Modena seconda in Italia per casi aperti: ogni magistrato ne ha 1106
Sono 15.448 procedimenti pendenti. In Italia solo Ivrea ne ha di più
MODENA. Il Consiglio Superiore della Magistratura fotografa con l’oggettività dei numeri la condizione di grave sottodimensionamento in cui versa la Procura di Modena alla luce di un carico di lavoro sempre aumentato negli anni. E sono dati che fanno pensare.
Dal report chiuso al 31 dicembre 2023 emerge che la Procura di Modena è la seconda in Italia (dopo Ivrea) e prima in regione per numero di pendenze rapportate al numero degli addetti. Risultano infatti 15.448 i procedimenti pendenti in capo a un organico di 14 magistrati, tra sostituti procuratori, procuratore aggiunto e procuratore capo. Vuol dire 1.106 pendenze a testa per numero di lavoratori.
Si tratta di procedimenti relativi al registro delle notizie di reato contro autore noto, in tutte le fattispecie. Un numero molto elevato, che evidentemente sconta anche il periodo in cui la Procura di Modena ha lavorato quasi al 50% dell’organico, tanto che la Camera penale nel 2022 scrisse proprio al Csm per denunciare la situazione. Poi sono arrivati rinforzi, ma insufficienti. E il report di fine 2023 fotografa chiaramente la difficoltà di lavoro su un territorio che avrebbe bisogno di molte più forze per le indagini. Dando uno sguardo alla tabella nazionale, emerge il caso di Ivrea, dove i procedimenti pendenti sonno ben 19.422 a fronte di una pianta organica di sole 12 persone. Da qui il primato italiano. Ma emerge anche il caso di Procure come quella di Perugia che hanno circa lo stesso numero di persone (16, cifra raggiunta ora anche da Modena) ma con un carico pendente di un terzo: 5.202 procedimenti.
In ambito regionale, Reggio Emilia non sta molto meglio di Modena: le pendenze qui sono di 1001 procedimenti pro capite, a fronte di 11.007 fascicoli per 11 persone. A Bologna invece, centro capodistretto, il quadro è di tutt’altro tipo: qui le pendenze sono solo 264 pro capite. Ma questo a fronte di circa la metà di pendenti (7.928) e una pianta organica doppia (ben 30 persone qui).
Il commento
«Sono dati aggregati, e che quindi richiedono una disamina, ma che in ogni caso fotografano in maniera emblematica lo stato di sottodimensionamento in cui versa la Procura di Modena» sottolinea l’avvocato Roberto Mariani, presidente dell’ordine di Modena. «I numeri lo dicono chiaro: c’è un carico di lavoro molto importante da svolgere per quello che è il secondo Tribunale dell’Emilia Romagna. Eppure Modena deve fare i conti con un sottodimensionamento ormai cronico. Per anni abbiamo avuto una riduzione drastica di viceprocuratori aggiunti, adesso ne sono arrivati ma sono ancora in formazione. E manca ancora il procuratore aggiunto. In più c’è una carenza di personale amministrativo, sia per Procura che Tribunale, che si attesta al 30%. Credo che bisognerebbe riflettere molto su questo: è difficile in queste condizioni poter lavorare con efficienza, e bene».