La Nuova Ferrara

La risposta

Cassa d’espansione del Panaro a San Cesario, Aipo: «Il collaudo? Lo completeremo. Ma funziona»

di Manuel Marinelli
Cassa d’espansione del Panaro a San Cesario, Aipo: «Il collaudo? Lo completeremo. Ma funziona»

L’Agenzia interregionale per il fiume Po risponde all’attacco dei consiglieri comunali Sabina Piccinini e Mirco Zanoli: «L’invaso delle acque ha ridotto la portata del fiume a valle incrementando il livello di sicurezza del territorio»

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SAN CESARIO. «La cassa di espansione del fiume Panaro a San Cesario non funziona e non è stata collaudata». Questo l’attacco lanciato dai consiglieri comunali di opposizione Sabina Piccinini e Mirco Zanoli nei giorni scorsi. E ora Aipo ha voluto rispondere, precisando alcuni aspetti.

La cassa si è riempita
«La cassa di espansione del Panaro è stata invasata con circa 9 milioni di metri cubi di acqua e ciò anche grazie alle manovre sulle paratoie della cassa, eseguite dal personale Aipo, senza le quali l’intero volume di piena trattenuto dalla cassa si sarebbe trasferito a valle. Tale manovra è stata eseguita a partire dalle primissime ore del 19 ottobre, non appena confermata la previsione al briefing meteo del Centro funzionale regionale; l'invaso delle acque nella cassa, conseguente alla chiusura parziale delle paratoie, ha consentito di ridurre notevolmente la portata del Panaro a valle, incrementando ulteriormente il livello di sicurezza del territorio» si legge in una nota dell’ente.

Il tema del collaudo
Riguardo al tema del collaudo, Aipo fa sapere che «il manufatto di regolazione della cassa è già stato collaudato a seguito della sua costruzione, mentre ciò che dev’essere completato è il collaudo ai sensi della normativa nazionale sulle dighe che solo da alcuni anni si applica anche alle casse di espansione in aggiunta alle dighe per la produzione di energia idroelettrica. La prima fase delle prove di invaso, con le successive verifiche su arginature e manufatti, si è già svolta positivamente dal 28 aprile al 9 maggio del 2021 sotto la supervisione della Direzione nazionale Dighe del ministero delle Infrastrutture tramite una commissione di Collaudo appositamente nominata. A questa prova ne seguiranno altre due. Tali operazioni sono però particolarmente complesse e delicate perché il riempimento della cassa ed il mantenimento dei livelli per effettuare misure e controlli richiesti hanno una durata di diversi giorni e tutto deve pertanto svolgersi con l'assoluta certezza che non ci sia una piena in arrivo.

La manutenzione

Le paratoie, inoltre, hanno svolto ottimamente il loro compito, come sopra riportato, contribuendo al riempimento della cassa. Solo una – sulle cinque presenti – è attualmente oggetto di intervento di manutenzione. È da tenere presente che la regolazione delle paratoie di una cassa di espansione non prevede la chiusura totale, ma graduali aperture e chiusure che vengono gestite con estrema attenzione e sulla base di specifici calcoli. Le manovre dei giorni scorsi sono state effettuate con efficacia utilizzando quattro paratoie (4 principali e le 4 laterali), perfettamente funzionanti. La paratoia in manutenzione sarà rimontata appena le condizioni di contesto lo consentiranno. Pesa infatti 20 tonnellate e si richiede il posizionamento in alveo di una grossa autogru: le piene che continuano a susseguirsi non hanno finora consentito di eseguire tale operazione con le inderogabili condizioni di sicurezza. L'ufficio Aipo di Modena è sempre disponibile a fornire direttamente spiegazioni sulle proprie attività ed opere ad amministratori pubblici, associazioni e cittadini», conclude l’Agenzia interregionale per il fiume Po.