La Nuova Ferrara

Il saluto

Mirandola, chiude l’edicola di Donata e Stefano Reami: «Grazie per i 54 anni di fiducia»

di Chiara Marchetti

	Donata e Stefano Reami nell'edicola
Donata e Stefano Reami nell'edicola

I due fratelli hanno portato avanti l’attività aperta nel 1970 dai genitori: «Sommersi e commossi dalle manifestazioni di affetto dei clienti»

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MIRANDOLA. «Grazie di cuore per 54 anni di fiducia e affetto». La scritta blu su sfondo bianco occupa una delle due vetrine dell’edicola e cartolibreria Reami. Ieri sera, mercoledì 15 gennaio, i due fratelli titolari, Donata e Stefano Reami, hanno chiuso le serrande del negozio per sempre. Aperta nel 1970 dai genitori, l’attività è diventata negli anni un punto di riferimento per tantissimi mirandolesi che, proprio negli ultimi giorni, sono passati per dare un saluto ai due fratelli.

Il ringraziamento dei titolari

«Abbiamo ricevuto delle manifestazioni d’affetto incredibili – dice Donata, 62 anni – e mi sono veramente commossa. Sia di persona che sui social, i nostri clienti ci hanno fatto sentire una grande vicinanza e ne siamo entrambi felicissimi. Mai mi sarei aspettata un consenso del genere e, se questo è quello che abbiamo seminato, allora è veramente tanta roba, qualcosa di cui essere molto orgogliosi».

Giornali, penne, quaderni, giochi, libri. L’offerta della cartolibreria ed edicola è sempre stata molto vasta per cercare di accontentare tutti i gusti. «Abbiamo sempre lavorato tanto – ammette la titolare – ed è uno dei motivi per cui ora abbiamo deciso di chiudere. È un lavoro impegnativo, inutile negarlo».

Una storia di oltre 50 anni

Lei è già in pensione mentre Stefano, 65 anni, ci andrà a breve. «Abbiamo dedicato tutta la nostra vita al negozio. Quando eravamo ragazzi, la mattina andavamo a scuola e al pomeriggio venivamo in edicola ad aiutare i nostri genitori. Non ci è mai pesato e l’abbiamo sempre fatto volentieri».
Dopo più di cinquant’anni, si chiude così un capitolo importante per la vita dei fratelli Reami e della loro famiglia. «Da un lato non vedo l’ora – prosegue Donata – perché ho già in mente tante cose da fare nel mio tempo libero ritrovato. L’impegno più importante sarà fare la nonna – quasi – a tempo pieno e non vedo l’ora. Dall’altro, ovviamente, c’è tanta malinconia e dispiacere. Non nego, infatti, che per noi questa chiusura è anche un dolore: abbiamo messo tutto il nostro cuore tra queste mura».
Il futuro dell’edicola
Il destino dell’edicola e cartolibreria, per il momento, è ancora incerto. «Stavamo per arrenderci, ma per fortuna negli ultimi giorni abbiamo trovato un potenziale acquirente che si è detto interessato. Mi dispiacerebbe tantissimo se l’attività chiudesse per sempre, dopo tutti i sacrifici e gli sforzi fatti in questi anni. Vediamo come andrà, noi ci speriamo».  Lavorare il sabato e la domenica, svegliarsi molto presto la mattina e avere pochissimi momenti di riposo sono fattori rilevanti per chi fa questo mestiere. «A noi, però, è sempre piaciuto stare a contatto con le persone. Viste le belle parole e gli abbracci che abbiamo ricevuto in questi ultimi giorni, credo sia lampante che anche i clienti se ne siano accorti».
La festa e i saluti
Ieri, quindi, è stato l’ultimo giorno dell’edicola e cartolibreria Reami. «Io e Stefano ci abbiamo pensato bene e sappiamo che è stata la scelta più giusta da fare in questo momento della nostra vita». Durante la giornata i due fratelli hanno festeggiato la chiusura di un ciclo in maniera semplice: «Offrendo caffè e pasticcini a chi è voluto venire a salutarci. Un bel modo per dirsi “ciao”». In un’altra vetrina, scritta blu su sfondo bianco, si legge: «Con gratitudine, Donata e Stefano».
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