La Nuova Ferrara

Il trio

Metti una serata con Hamilton, Leclerc e Vasseur al ristorante Cavallino

di Ginevramaria Bianchi

	Leclerc, Vasseur e Hamilton insieme allo staff de Il Cavallino
Leclerc, Vasseur e Hamilton insieme allo staff de Il Cavallino

Il team Ferrari scalda i motori a tavola a Maranello nel locale dello chef Massimo Bottura

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MARANELLO. Che cosa mangia un campione del mondo di Formula 1 in terra emiliana? Se lo sono chiesti in molti venerdì sera, quando Lewis Hamilton, Charles Leclerc e Frédéric Vasseur sono apparsi al ristorante Cavallino di Maranello, il tempio gastronomico curato da Massimo Bottura.

Cos'hanno mangiato
Una cena tra motori e alta cucina, ma con un dilemma: come si concilia la cucina emiliana, fatta di tortellini, zampone e cotechino, con la dieta vegana del sette volte campione del mondo? Un’impresa quasi impossibile nella terra del Parmigiano Reggiano e del ragù.

La foto
A svelare l'incontro è stato lo stesso Bottura, che ha pubblicato una storia su Instagram con una foto di gruppo: staff sorridente, camici bianchi, i tre protagonisti al centro. Ma lui? Assente dallo scatto. “Great vibes al Ristorante Cavallino”, ha scritto con una didascalia rosa sgargiante in una storia su Instagram. Ma il mistero si infittisce: dov’era lo chef? Forse troppo preso dalla frenesia dell’Osteria Francescana, forse nel ruolo di fotografo per una sera, forse, chissà, dietro le quinte a orchestrare un menù segreto per l’illustre ospite vegano e per il suo compagno.

Menù vegano?
E poi, soprattutto, che cosa avrà trovato Hamilton nel piatto? Qualcuno ricorda che, ai tempi del suo arrivo, si parlava già di un menù vegano ad hoc per il pilota. Sarà stato messo in pratica o avrà ceduto al richiamo della tradizione emiliana? Magari una rivisitazione creativa del gnocco fritto, magari un tortellino senza carne, magari un esperimento di alta cucina firmato Bottura. Leclerc e Vasseur, invece, avranno gradito? Il team principal, non certo nuovo a certi rituali gastronomici emiliani, avrà affrontato con coraggio il battesimo culinario del Cavallino, e così anche Leclerc, che ormai è di casa. L’unica certezza, per ora, è che il mistero resta insieme a qualche piatto vuoto, a qualche pancia piena, e a una cena che in molti avrebbero voluto spiare, almeno per una sera. In attesa di una settimana particolarmente intensa che culminerà con la presentazione della nuova vettura e i primi giri sulla pista di Fiorano.