Scomparsa di Daniela Ruggi, il caso dalla A alla Z: gli avvistamenti, le indagini, le ricerche
Il mistero della 31enne di Vitriola: dall’ultima telefonata alla mamma del 19 settembre al silenzio
MONTEFIORINO. Il caso della scomparsa di Daniela Ruggi, la 31enne di Vitriola di Montefiorino di cui non si hanno notizie dal 19 settembre scorso, dalla A alla Z.
A - Avvistamenti. Sassuolo, in compagnia di alcuni stranieri; Modena, in centro, all’autostazione e alla mensa di Porta Aperta con alcune persone solo in parte rintracciate; a Milano, all’ospedale Niguarda, con una persona assistita per problemi di alcol. Non tutte le segnalazioni hanno avuto un riscontro in fase di verifica.
B - Borsone. Ritrovato da un detective fai-da-te in un deposito agricolo di Vitriola, a poca distanza dall’abitazione di Daniela, con all’interno abiti e documenti a lei riconducibili. Il ritrovamento è avvenuto a oltre cinque mesi dalla scomparsa e in un edificio che era già stato ispezionato.
C - Cellulari. Daniela aveva diversi apparecchi a disposizione. Uno era nell’abitazione, un altro, quello con utenza attiva, non dà segnale e non si trova. La 31enne non si staccava mai dal telefonino, che aveva sempre all’orecchio e con il quale inviava un alto numero di messaggi.
D - Denuncia. La prima segnalazione di scomparsa di Daniela Ruggi, il 3 ottobre, è del sindaco di Montefiorino Maurizio Paladini. I servizi sociali del Comune seguivano, con difficoltà, la donna, anche se lei non gradiva il ruolo di “assistita”.
E - Esperti. Tanti “addetti ai lavori”, criminologi e opinionisti hanno fatto ipotesi sulla scomparsa di Daniela Ruggi: allontanamento volontario, sequestro da parte di una persona che vuole approfittare di lei e delle sue fragilità, suicidio, morte per mano di un violento incontrato durante uno dei suoi frequenti spostamenti. Si tratta di supposizioni, congetture. Di certo, il passare dei giorni non favorisce l’ottimismo.
F - Finto carabiniere. Un quarantenne, che si dice appassionato di casi misteriosi, per giorni ha “indagato” insieme a due amici sulla scomparsa della 31enne. Il suo modo di fare è stato giudicato minaccioso tanto da essere denunciato ai carabinieri della stazione di Montefiorino. Suo il ritrovamento del borsone nero.
G - Giorni. Ne sono passati 181 dall’ultima immagine di Daniela, vista uscire dall’ospedale di Sassuolo e accompagnata da un’ambulanza fino a Vitriola. Era il 18 settembre 2024. La mattina del 19 settembre, l’ultimo messaggio alla madre. Poi silenzio.
H - Habitué. Daniela era piuttosto abitudinaria: la sua vita era tra Vitriola, Montefiorino e Polinago. È stata vista diverse volte in ristoranti in compagnia di uomini molto più anziani di lei. Amava Vitriola: secondo molti, non si sarebbe mai allontanata per tanto tempo volontariamente da lì. Non frequentava Prignano, dove vive la famiglia.
I - Indagini. L’ipotesi di reato è sequestro di persona, per il quale è stato indagato solo Domenico Lanza, detto lo “sceriffo”, amico di Daniela. Gli accertamenti eseguiti, a parecchia distanza dalla denuncia di scomparsa, non hanno impresso svolte al caso: né i rilievi dei Ris nella casa della scomparsa e in quella di Lanza, né le due “battute” di ricerca.
L - Lanza Domenico. Pensionato di Polinago, uno degli amici di Daniela, ha mostrato in televisione gli indumenti intimi della donna, lavati e stirati, ed è finito in carcere tre mesi. Nella sua abitazione sono state rinvenute vecchie armi non denunciate.
M - Medium. Un gruppo di sensitivi ha cercato tracce della donna nei boschi attorno a Vitriola, individuando un punto “sospetto”, segnalato alla caserma dei carabinieri. I militari, con l’ausilio di un piccolo escavatore, hanno verificato: nessun esito.
N - Notiziari. La sparizione di Daniela Ruggi da mesi è tema di programmi televisivi e cronache giornalistiche. Troupe televisive hanno raccolto decine di testimonianze, ricordi e impressioni e valutazioni di esperti. Al di là della cadute di stile e delle imbarazzanti dichiarazioni, si è fatto strada faticosamente e lentamente il profilo più autentico di Daniela: da donna gelosa della propria indipendenza e “incompresa”, a persona “fragile” e bisognosa di aiuto, non solo materiale.
O - Ospedale. Daniela Ruggi è stata vista l’ultima volta all’ospedale di Sassuolo il 18 settembre scorso, dopo una non meglio precisata “crisi”. Poche ore prima aveva avuto la visita domiciliare dei servizi sociali.
P - Parenti. Molto si è parlato dei presunti difficili rapporti di Daniela Ruggi con i propri famigliari, soprattutto con il fratello. La madre ha sempre respinto con decisione le critiche: Daniela voleva continuare a vivere da sola a Vitriola, nella vecchia e malandata casa di famiglia, non è mai stata “abbandonata” a se stessa e ha sempre ricevuto aiuto, anche economico. Il fratello ha spiegato il rapporto a volte burrascoso con Daniela, che aveva un carattere spesso intrattabile, mai sfociato in gesti violenti.
Q - Querela. È stata sporta da Daniela nell’aprile 2024 nei confronti del fratello, dopo un litigio nella casa in cui abitava a Vitriola, in cui lui avrebbe cercato di entrare contro la sua volontà (ma di cui è comproprietario). La ragazza l’ha denunciato per violazione di domicilio e lesioni
R - Ricerche. Due le “battute” di ricerca, entrambe disposte dalla Procura a parecchia distanza dalla scomparsa. La prima, il 29 novembre, ha visto impegnati volontari di Protezione Civile e vigili del fuoco. Ha riguardato i dintorni di Vitriola e le strade che Daniela percorreva ogni giorno a piedi. La seconda il 13 febbraio, condotta solo dai carabinieri, si è concentrata sulle sponde del torrente Dragone, sotto il paese di Vitriola. Nessun esito.
S - Servizi Sociali. Per qualcuno potrebbe essere stata la visita dei Servizi Sociali, il 18 settembre, la causa della scomparsa di Daniela, determinata a sottarsi al controllo degli assistenti o alla prospettiva di un ricovero coatto. Una ricostruzione che sposa l’ipotesi di un allontanamento volontario, almeno nei primi giorni in cui la donna si è resa irreperibile.
T - Tatto. Quello che talvolta è mancato nelle testimonianze e nelle interviste, rilasciate con le migliori intenzioni ma rivelatesi scivoloni di stile: Quelli più evidenti: dalla biancheria intima di Daniela mostrata in tv dallo “sceriffo” Lanza, agli approcci sessuali raccontati “senza filtro” da Sossio davanti alle telecamere di un programma pomeridiano.
U - Ultimo segnale. Daniela è scomparsa il 18 settembre 2024. In realtà, l’ultimo segnale sarebbe della mattina successiva, con una telefonata alla madre, al cellulare, in cui assicurava di essere rincasata dall’ospedale. Il colloquio sarebbe stato normale: nulla avrebbe potuto suggerire una fuga imminente o una situazione di pericolo. Addirittura, le due erano rimaste d’accordo di vedersi nel weekend.
V - Varra Sossio. Un altro amico della donna scomparsa, che in televisione si è dichiarato “fidanzato di Daniela” riferendo anche particolari molto personali del loro rapporto. Ha detto che non era tra le persone che il 23 ottobre avrebbero accompagnato Daniela alla mensa di Porta Aperta, a Modenqa.
Z - Zero. Come i messaggi inviati da Daniela a famigliari o conoscenti dal 19 settembre.
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