Grave episodio a San Cesario, il racconto: «Ragazzino picchiato per gioco e non è la prima volta»
La denuncia del consigliere di opposizione Zanoli: «Bisogna intervenire, non volevano rubare ma solo divertirsi in quel modo»
SAN CESARIO. «È l’ennesima aggressione ai danni di un minore. L’hanno picchiato per divertimento, non per rubare». È Mirco Zanoli, consigliere di “Centrodestra per la rinascita”, a denunciare un episodio accaduto martedì, all’orario di uscita dei ragazzi delle scuole medie di San Cesario.
Il racconto
«Erano da poco passate le 13, e un ragazzino tredicenne si trovava tra via Dante Aligheri e via Gramsci, quando è stato avvicinato da due minori stranieri coetanei. Si sono avvicinati con tono aggressivo, - spiega Zanoli - rivolgendogli parole e minacce. Poi, sono passati all’azione: stando al racconto di un testimone, gli avrebbero sferrato diversi colpi. Non per rubare o estorcergli denaro, solo per il gusto di farlo. È stato lo stesso testimone che poi, gridandogli di allontanarsi, ha indotto gli aggressori a scappare a bordo di un monopattino. Il ragazzo, attonito, è stato soccorso dai passanti. I genitori mi hanno riferito che hanno fatto denuncia alla caserma dei carabinieri, nella speranza che i due aggressori possano essere individuati. Il ragazzino è rimasto piuttosto scioccato dalla violenza subita. È l’ennesimo episodio che si registra nel nostro paese: abbiamo un vero e proprio problema di baby gang».
Altri episodi
Non è la prima volta che il consigliere alza la voce sul tema sicurezza in paese. «In questi anni abbiamo presentato numerose mozioni e interrogazioni in Consiglio comunale. A San Cesario e a Piumazzo le baby gang girano e colpiscono i ragazzini, le famiglie e anche gli adulti. Non hanno più di 15 anni, eppure non si fanno scrupoli: picchiano e derubano. Abbiamo più volte cercato di portare il tema all’attenzione dell’amministrazione comunale, ma finora sembra che tali criticità siano sottovalutate, mentre il numero di aggressioni aumenta. Circa un anno fa sono stato testimone oculare di un’aggressione accaduta proprio difronte alla sede della polizia locale. Lì, alcuni ragazzi, erano venuti alle mani nel corso di una lite degenerata con spintoni, calci e pugni. I ragazzi erano stati quindi condotti all’interno del comando, identificati e fatti raggiungere dai genitori. Mi chiedo dove siano le famiglie di questi ragazzini delle baby gang. I vigili sono al corrente della situazione: confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine, speriamo che tutti gli organi competenti si attivino per risolvere il problema», conclude Zanoli.