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Colombarini spazza le nuvole «Siamo sereni e fiduciosi Spal pronta a fare festa»

di Paolo Negri

Il proprietario: la sconfitta di Mantova non ha creato insoddisfazione «Ero deluso a Crema, non al Martelli dove la squadra meritava il pareggio»

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FERRARA. Alzi la mano (noi, ad esempio) chi pensava che la proprietà della Spal fosse assai indispettita per l’epilogo del pomeriggio mantovano di domenica scorsa. Ed il riferimento non è alla notizia giunta da Porto Tolle (quando al “Martelli” i giochi si erano già consumati) relativa al gol del Forlì che ha scombinato i piani e rinviato la festa tanto del Mantova quanto dei biancazzurri.

I vertici spallini non hanno accolto per nulla bene il fatto di dover rinviare all’ultima giornata (domenica al “Paolo Mazza” contro il Bellaria) la certezza della promozione alla prossima serie C unica. Se il presidente Walter Mattioli si è morso la lingua per evitare esternazioni troppo veementi, Francesco e Simone Colombarini hanno addirittura evitato - contrariamente alle loro abitudini - il contatto con gli organi di informazione. E ieri, poi, la società ha proclamato il silenzio stampa dei tesserati da qui al match decisivo contro i romagnoli: la spia rossa di un latente nervosismo interno? Di un’insoddisfazione? Di un’amarezza? Di una preoccupazione?

Colombarini jr ha subito provveduto a spazzare via tali pensieri. E lo ha fatto con molta pacatezza, adottando un discorso politicamente corretto, nel segno dell’equilibrio e della diplomazia.

Colombarini, al termine della gara di Mantova è parso di cogliere una certa delusione da parte della proprietà. Lei e suo padre non avete rilasciato dichiarazioni...

«Ma no, è tutto molto semplice. Papà ed io abbiamo seguito la partita in tribuna laterale, all’uscita c’era ressa, sarebbe anche stato oggettivamente difficile giungere fino alla sala stampa. Ci siamo affrettati ed abbiamo preso direttamente il cammino di casa».

Però, adesso, anche il silenzio stampa imposto ai tesserati...

«Si vuole lasciare l’ambiente il più tranquillo possibile, affinchè tutta l’attenzione sia solo alla partita di domenica con il Bellaria. Anche noi della proprietà e della dirigenza siamo concentrati sull’obiettivo, non vogliamo - e non vogliamo alimentare - voci e pensieri. Fino a domenica, tutti avanti “sul pezzo”, concordi».

“A freddo” qual è la sua analisi della partita giocata dalla Spal a Mantova?

«La stessa che avrei fatto nell’immediato dopo-gara. L’incontro non è stato impostato male, ed il pareggio sarebbe stato meritato. Ad un certo punto c’è stata l’espulsione di Silvestri ed è ovvio che l’uomo in meno si è fatto sentire, il Mantova ha spinto di più. Ma anche così abbiamo rischiato nulla ed il punto era ormai in tasca».

Che nella sostanza non avrebbe mutato di molto gli scenari...

«Non sarebbe stato sinonimo di promozione anticipata, ma per il morale avrebbe avuto il suo significato ed avrebbe consentito di poter anche pareggiare col Bellaria, pur se ovviamente non è ciò che vogliamo. Ha ragione Mattioli».

In che senso?

«Nel senso che contro i romagnoli dobbiamo stravincere e se non lo facciamo... Via, restiamo concentrati, il Bellaria regalerà niente. Ma la differenza di valori in campo sarà così ampia che emergerà per forza».

L’obiettivo è lì. Ma come valuta questo finale di stagione?

«Dopo aver raggiunto il secondo posto grazie al successo sul Santarcangelo, pensavamo di poter tagliare il traguardo prima dell’ultima giornata, pur sapendo che il compito non sarebbe stato facile. Di sicuro, però, non ci aspettavamo cinque pareggi ed una sconfitta nelle ultime sei gare: con qualcosina in più, si sarebbe festeggiato prima. Ci... dovremo accontentare, l’importante è centrare l’obiettivo. La squadra, come noto, è stata costruita in fretta, dopo otto turni eravamo indietro, poi il cammino fino al raggiungimento del secondo posto è stato eccezionale. Da lì non abbiamo tenuto lo stesso passo, però andando in C la stagione non potrà che essere catalogata come positiva. In ogni caso, valutando quest’ultimo periodo, la prova di Mantova non mi ha deluso, la squadra ha giocato abbastanza bene. La delusione era stata quella di Crema».

Valutazioni e programmi?

«Non ne facciamo, per ora. Domenica festeggiamo, poi rifletteremo sui programmi per la prossima stagione».

Un messaggio al pubblico?

«Che ci stia vicino, come ha sempre fatto. Ci attende la festa finale, spero in una risposta importante».

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