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«Ancora una volta non siamo stati tutelati»

«Ancora una volta non siamo stati tutelati»

Il giemme Pulidori e coach Furlani puntano il dito contro i fischietti, poi ammettono anche i limiti

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MANTOVA. Andrea Pulidori è arrabbiatissimo con l’arbitro Noce, che in un momento decisivo della gara non ha comminato a Mike Nardi un fallo tecnico sacrosanto.

«È mancato un equo giudizio da parte degli arbitri - ha commentato il giemme a fine gara -, se dai tecnico al 3’ devi darlo anche al 37’: così è stata decisa la gara. È un’abitudine che chi gioca fuori casa non sia tutelato, se Nardi urla all’arbitro in faccia è tecnico come quello a Jennings. Eravamo avanti e, segnando i liberi e gestendo il pallone, potevamo andare a due possessi di vantaggio a 2’40” dalla chiusura: gara decisa in quel momento. Dopo di che, la poca lucidità ci è stata fatale in parecchie azioni della gara. Abbiamo pagato l’emergenza e non avere Benfatto ci costringe a giocare un basket in campo aperto e di uno contro uno, così paghiamo spesso dal punto di vista fisico. Noi vogliamo essere rispettati e avere giudizio uguale, se sbagliamo noi o se sbagliano gli altri. Abbiamo già parlato troppo di questo problema: deve vincere chi merita sul campo».

Poi, arriva coach Adriano Furlani: «Gara sempre in bilico - le sue parole -, siamo stati bravi durante i primi 20’ a non darla per persa, recuperando, dimostrando che non eravamo quelli di gara 1. Non è stato sufficiente, giochi una gara così in equilibrio e l’apporto in termini di punti e qualità dei due americani... è difficile vincere una gara di play off fuori casa quando i due principali terminali non sono nella migliore serata. Jennings è stato messo fuori per falli subito, Mays soffre enormemente la marcatura di Nardi, così è uscita una gara dove siamo andati a pescare altri protagonisti. Ci siamo andati davvero molto vicini al successo, la cosa che recrimino è l’infrazione di passi fischiata ad Amici e il fallo non fischiato su Spizzichini, che ha generato un contropiede loro. Ci sta, quest’anno evidentemente siamo stati troppo cattivi e ci dobbiamo cospargere il capo di cenere. Vogliamo regalare al nostro presidente almeno una doppia sfida, vuoi perché vorremmo venire a giocare gara 5, vuoi per fare un doppio incasso, che non fa mai male. Non possiamo permetterci di perdere dei giocatori per strada, abbiamo sbagliato in alcune situazioni, dove siamo stati davvero poco lucidi».

Finale incandescente: sono volate alcune frasi di stampo razzista fra alcuni giocatori. Chiusura con Fabio Bulgarelli, numero 1 biancazzurro: «Abbiamo fatto una buona gara, molto buona da parte degli italiani, meno buona da parte degli americani. Il match si riassume così: Nardi ha fatto canestro, Mays invece no. Loro hanno vinto meritatamente. I nostri americani non hanno dato il contributo necessario, invece in queste gare tutti devono dare il 100% e devono essere determinanti. Grande prestazione di Amici e Spizzichini, bene anche gli altri italiani. Dispiace, anche perché potevamo arrivare sull’1-1. I campioni si giudicano in questi momenti. La Mobyt è questa, non quella di gara 1. Peccato, bastava un pizzico di aiuto in più da parte di Mays e Jennings. Gara 3? Faremo delle importanti iniziative per portare ancora più gente al palazzo, sono convinto che ci sarà ancora più gente dell’altra volta, con la speranza di allungare la serie. In casa abbiamo più garanzie, anche se abbiamo speso già molto».

Lorenzo Montanari

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