Giovani da Veneto e Friuli Il club sulle orme di Mazza
FERRARA. Parallelamente alla questione allenatore, c’è un’attività che non si ferma. La Spal sta portando avanti le sue scelte, e se molte decisioni (il direttore del settore giovanile, i nuovi...
FERRARA. Parallelamente alla questione allenatore, c’è un’attività che non si ferma. La Spal sta portando avanti le sue scelte, e se molte decisioni (il direttore del settore giovanile, i nuovi tecnici) verranno ufficializzate solo quando ci sarà la certezza dell’insediamento del mister della prima squadra, è evidente che la società sta lavorando in profondità ed in prospettiva. Il club desidera fortemente potenziare il vivaio («Fino a tornare tra i migliori in Italia», ha rimarcato Walter Mattioli), per attingervi le risorse di domani. A tal fine, ieri il presidente ed il d.s. Davide Vagnati si sono recati in Veneto, nel trevigiano, per trattare con una società (la cui identità non hanno voluto svelare) da cui prelevare sei elementi di sicura proiezione: un ragazzo del ’99, due classe 1998 e tre del ’97. Di questi, un paio (un ’98 - talentuosissimo e seguito da club di A e B, si dice - ed un ’97) dovrebbero essere aggregati al prossimo ritiro pre-campionato della prima squadra.
I due dirigenti spallini hanno trovato l’accordo con il sodalizio cui appartengono i ragazzi, ma era necessario parlare anche con le famiglie, già che i giovani in questione - nel caso di definitivo ok alla Spal - si trasferiranno a Ferrara per vivere e studiare qui. I genitori desideravano avere indicazioni sulle strutture di accoglienza, sulle prospettive sportive e sull’attenzione al percorso scolastico. «Ho detto chiaramente - confidava Mattioli - che se non studieranno verranno presi... a calci nel sedere». Il presidente e Vagnati hanno suscitato ottima impressione e l’accordo dovrebbe quindi essere concluso. Al contempo, la Spal ha rimarcato la sua intenzione di setacciare Veneto e Friuli tornando così a ripercorrere le gloriose orme del presidentissimo Paolo Mazza. Nulla di più giusto, se consideriamo anche che una delle principali società dilettantistiche friulane si chiama Spal (è di Cordovado, in provincia di Pordenone) per motivi fin troppo evidenti.
Ora, però, riteniamo che l’amministrazione comunale debba favorire la volontà spallina di rientrare in possesso dell’intera struttura del Centro al fine di ospitarvi i giovani provenienti da fuori. Come una volta. Per tornare in alto. (p.n.)