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Spal, mister in tempi Brevi O Indiani o l’ex Catanzaro

di Paolo Negri
Spal, mister in tempi Brevi O Indiani o l’ex Catanzaro

La società non attenderà oltre questa sera che il Pontedera liberi il tecnico Se non si svincola è pronta l’alternativa e c’è anche Semplici. Asta più defilato

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FERRARA. La Spal vuole Paolo Indiani e lo aspetta. Ma non in eterno. Perchè non può permetterselo, perchè deve avviare la programmazione. Così la scelta dovrebbe arrivare in tempi... Brevi e/o Semplici.

Fuori dai giochi di parole. La Spal entro questa sera scioglierà le riserve circa l’approdo o meno di Indiani in biancazzurro. E, sia chiaro, tali riserve non sono né della società né dell’allenatore toscano: l’ostacolo è il Pontedera, che ha il trainer a contratto fino al 2015 e gli ha offerto il rinnovo con estensione del vincolo al 2017. Il mister di Certaldo, a quanto consta, la sua scelta l’ha fatta, a favore della Spal. Epperò, non ha il bastone dalla parte del manico, al contrario della sua dirigenza. Indiani può solo attendere che il Pontedera mandi un segnale, decida. Qualche giorno di riflessione ci sta, in fondo il trainer ed il d.g. toscano Paolo Giovannini hanno discusso della questione solo martedì sera, poi il pallino è passato al sodalizio granata. Indiani non può forzare la mano, ma la Spal - appunto - non aspetterà oltre questa sera. Nel corso della giornata odierna il presidente Walter Mattioli ed il d.s. Davide Vagnati sono convinti di capire con certezza se il Pontedera ha semplicemente preso tempo e alla fine concederà l’ok all’uscita del proprio allenatore, o se invece intende davvero speculare e monetizzare per liberare il tecnico, o addirittura bloccarlo. In un caso la Spal non si presterà al gioco (non pagherà alcuna penale), nell’altro non potrà che prendere atto del rifiuto toscano.

Ecco dunque che stasera la Spal o avrà in mano Indiani oppure non resterà in stand by e da domani mattina cercherà di ingaggiare un altro allenatore. In fondo, sono dinamiche comunissime nel mondo del calcio, il mercato funziona così. Ed il club biancazzurro non è stato e non sta con le mani in mano. Le alternative le ha già: Brevi e Semplici, appunto, con Asta di rincalzo.

Antonino Asta per ieri aveva già concordato l’incontro a Mantova col presidente virgiliano Lodi. Nella serata di mercoledì, però, è stato bloccato perchè al termine di una lunga riunione di consiglio la proprietà del Mantova ha deciso di aprire alla trattativa o per la cessione del club (due gruppi interessati) o per l’ingresso di nuovi soci (l’imprenditore Nicola Di Matteo, ex Centese, già vicino alla Spal di Tomasi). Così, non volendo gravare potenziali acquirenti di scelte tecniche già effettuate (con relativi contratti), il Mantova ha stoppato Asta proprio all’ultimo. Il trainer è dunque ancora agganciabile, però... Il “però” non si riferisce ad una forma di dubbio sulle sue qualità (anzi, la persona è serissima e l’allenatore è di qualità e di carattere: un profilo di valore assoluto). Così come è chiaro che Leonardo Semplici, che in un recente passato è stato nel mirino della Giacomense di Mattioli e Vagnati e che alla Primavera della Fiorentina ha lavorato benissimo, ha palesi qualità. Il punto è un altro: la Spal non ha sempre detto che il nuovo allenatore avrebbe dovuto - tra gli altri requisiti - possedere conoscenza della categoria? Se ci atteniamo a ciò, l’unico che ha frequentato con continuità la Prima Divisione/serie C è Oscar Brevi (Como, Cremonese, Catanzaro), mentre Asta ha fatto benissimo nelle due stagioni di Seconda a Monza e Semplici ha solo 26 panchine in Prima tra Arezzo e Pisa. Diremmo quindi che Brevi appare favorito su Semplici (e Asta) nel caso in cui stasera ci sia il no per Indiani. Altrimenti la questione dell’alternativa non si porrà.

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